“Tre sigle sindacali (su otto esistenti in Eav) hanno indetto uno sciopero per oggi cui hanno aderito soltanto una ventina di persone (su tremila dipendenti), procurando tuttavia grandi disagi e molte soppressioni”. Lo rende noto Umberto De Gregorio, presidente dell’Eav. “Decine di migliaia di persone restano a piedi, in un Contesto di mobilità già complicato, per lo sciopero di 20 persone che sono in grado di paralizzare una intera ferrovia. Non puoi sostituirli perché si tratterebbe di condotta antisindacale. Ci vuole più senso di responsabilità – spiega – Io credo che chi proclama uno sciopero nei servizi pubblici ha il dovere di spiegare ai cittadini il motivo dello sciopero. L’opinione pubblica giudicherà”. “Certamente l’azienda non ha il dovere di cedere a tutte le richieste dei lavoratori, o meglio, di piccole parte dei lavoratori: se lo facesse avrebbe vita breve, e lo sciopero assumerebbe le sembianze del ricatto – conclude – Invito quindi chi proclama lo sciopero a spiegare i motivi dello sciopero, ma quelli reali, formali, che hanno provocato lo sciopero, non quelli collaterali, che so io, contro la fame nel mondo o contro il capitalismo. L’opinione pubblica giudicherà”.

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