L’Italia di Monti piace alla Germania, purche’… non molli. Lo aveva gia’ sottolineato la cancelliera Angela Merkel nelle scorse settimane e oggi lo ha ribadito il presidente tedesco Christian Wulff, in visita a Roma, prima tappa di un viaggio italiano che proseguira’ a Milano e Bari. Berlino sembra non fidarsi del tutto del suo cugino mediterraneo e lo si capisce dalle parole del presidente che non ha mancato di bacchettare l’Italia per i suoi storici mali, come l’eccesso di burocrazia e l’ ”inaccettabile” tasso di disoccupazione giovanile. Wulff, che incontra il presidente Giorgio Napolitano e il premier Mario Monti, insiste, incoraggia il governo, ma lo ammonisce a ”non fermarsi a meta’ strada” sulla via delle riforme, e ad andare avanti ”fino al traguardo finale”.

Nel colloquio al Quirinale con il presidente della Repubblica, il capo di Stato tedesco non ha infatti risparmiato elogi al governo Monti, plaudendo al decreto ‘Cresci-Italia’ e alla velocita’ con cui sta attuando le riforme anti-crisi, apprezzate e riconosciute da tutta l’Europa e che ”daranno coraggio anche ad altri Paesi”, come Spagna e Portogallo. Ma – e’ stato lo sprone di Wulff – Roma deve andare avanti, perche’ anche i mercati attendono che le riforme vengano attuate. Il presidente tedesco non si e’ dunque fermato a riconoscere i passi avanti dell’Italia nel risalire la china, ma ha dettato una vera e propria agenda di lavoro. ”Nessuno deve mettere in dubbio la solidarieta’ della Germania all’Italia”, e’ stata la premessa, per poi puntare il dito, in particolare, contro ”la burocrazia, i pagamenti della pubblica amministrazione e il mercato del lavoro” che frenano la ripresa economica italiana. ”Dobbiamo combattere una disoccupazione giovanile cosi’ alta come quella italiana, che in Europa non e’ accettabile, e’ troppo alta”, ha sottolineato Wulff ‘consigliando’ all’Italia di introdurre una maggiore flessibilita’ e di migliorare l’accesso al mondo del lavoro dei giovani. Un tema questo che il presidente tedesco ha affrontato anche nel pranzo di lavoro con Mario Monti a Villa Madama, seguito dall’incontro con gli imprenditori italiani e i leader di Cgil, Cisl e Uil. La necessita’ di una riforma del lavoro in grado di ”accrescere la produttivita’ ” ha trovato d’accordo Napolitano, che ha invitato governo e parti sociali a trovare un ”accordo valido”. Cosi’ come ha auspicato che il decreto sulle semplificazioni venga presto convertito in legge dal Parlamento, anche per superare quegli ”impedimenti burocratici e lungaggini”, citati da Wulff, che frenano gli investimenti tedeschi, e stranieri in generale, in Italia. Il presidente tedesco – dall’inizio dell’anno al centro di scandali per le pressioni sulla stampa e i suoi rapporti poco trasparenti con alcuni facoltosi imprenditori che lo hanno portato alla soglia delle dimissioni – ha proseguito gli incontri politici in Parlamento, incontrando i presidenti di Camera e Senato, Fini e Schifani, e i rappresentanti di Pd, Terzo Polo e Pdl, Bersani, Casini e Frattini. Domani sara’ a Milano, mercoledi’ a Bari, dove vedra’ i governatori Formigoni e Vendola. Wulff ha ricambiato l’accoglienza e ha invitato Napolitano in Germania. Il presidente della Repubblica italiana spera di poter andare a Berlino entro la fine del 2012 o l’inizio del 2013, comunque ”in tempo utile – ha spiegato – per trasmettere al mio successore il testimone dell’impegno di sempre pi— forte amicizia e collaborazione” tra i due Paesi.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui