A rischio, oltre alle opere d’arte custodite nel museo, sarebbe anche la salute dei cittadini residenti nelle zone di Capodimonte e Capodichino. A denunciarlo è stato il comitato No Fly Zone rilasciando un’intervista al quotidiano online Napoli Today. L’inquinamento acustico è talmente forte – ha dichiarato Gennaro Esposito, avvocato del comitato – che impedisce anche una semplice conversazione. E se qualcuno potrebbe obiettare che il passaggio aereo sull’area è, di per sé, roba di pochi secondi, il problema, a questo punto, è legato all’aumento delle tratte. Il timore, infatti, è che l’ aeroporto di Capodichino, con i suoi oltre 60.000 voli all’anno, rappresenti, oramai, un costo vero proprio in termini di salute e vivibilità per i residenti di Capodimonte oltre che, ovviamente, per quelli di Capodichino. Il comitato ha stimato che gli aerei sorvolerebbero il museo a circa 150-200 metri di altezza e il Direttore del museo, Sylvain Bellenger, ha addirittura dichiarato che a rischio sarebbero anche le opere d’arte. Il Comune di Napoli – secondo quanto riferiscono dal comitato – si sarebbe completamente disinteressato del problema nonostante sia azionista della Gesac, la compagnia che gestisce l’aeroporto. Salvo alcuni ammodernamenti e il generale ampliamento – ha dichiarato Gennaro Esposito, Ingegnere aerospaziale – l’aeroporto di Capodichino è sempre lo stesso dalla sua costruzione e nulla è mai stato fatto per attutire l’impatto ambientale che, negli anni, è aumentato in conseguenza all’aumento delle tratte. Se da un lato l’aumento delle tratte, e dunque dei flussi turistici, sarebbe da considerarsi cosa positiva, dall’altro sarebbe opportuno equilibrare il tutto con le ovvie esigenze di tutela della salute pubblica, oltre che delle opere d’arte custodite all’interno del museo di Capodimonte Secondo il comitato, una possibile soluzione al problema sarebbe rappresentata dalla costruzione di un secondo aeroporto a Napoli che, da un lato, alleggerirebbe il carico di Capodichino e, dall’altro, garantirebbe tutte le tratte in una città che è in pieno boom turistico.
Giulia Ambrosio