Quando leggo quello che scrive e ascolto quello che dice Giuseppe Dell’Aversana mi viene sempre in mente il celebre romanzo “La fattoria degli animali” di George Orwell. I protagonisti, maiali-rivoluzionari, capeggiano la rivolta contro il regime degli uomini per instaurare un sistema egalitario nel quale gli animali possano dividersi equamente i frutti del proprio lavoro. Però una volta preso il potere si manifestano i primi soprusi sugli altri animali della fattoria fino al punto che i maiali per giustificare la loro supremazia (cioè la dittatura) pronunciano una frase che raffigura magnificamente i regimi totalitari: “Ci sono degli animali che sono più animali degli altri. Ecco, per il sindaco di Sant’Arpino finto dimissionario ci sono dei cittadini che sono più cittadini degli altri. Quelli di serie A sono i suoi parenti. Da non sindaco il 18 luglio ha firmato un’ordinanza, con possibili profili di illegittimità, per consentire la riapertura del centro dentistico di una parente chiuso dai Nas. Continua a non vedere che davanti all’ingresso della sua abitazione in via Pennacchio, di proprietà del suocero, sono state poste delle fioriere che impediscono il passaggio pedonale sul marciapiede e addirittura occupano la sede stradale. Insomma, Giuseppe Dell’Aversana, paladino della legalità, predica bene e razzola male. Come dimostra un altro palese (guarda le foto) quanto grave favoritismo nei confronti di un suo parente stretto. In questo caso a beneficiare della benevolenza del primo cittadino fintamente dimissionario è il cognato Paolo Melardo. Il marito della sorella di Dell’Aversana il “Legalitario” è titolare della Pneus Expert, centro vendita e riparazione pneumatici ubicata in via Alcide De Gasperi a Sant’Arpino. L’officina è stata aperta ai tempi del regime Dell’Aversana-Savoia. Inizio anni 2000. E presenta irregolarità talmente evidenti che si noterebbero anche da Marte.

Il marciapiede è stato abbassato ad arte (chi lo ha autorizzato?) per consentire alle vetture di accedere all’officina per il cambio gomme. La conseguenza? È praticamente impedito l’accesso ai pedoni. Percorrere il marciapiedi è impossibile per anziani e mamme con i bambini nei passeggini. Molti conducenti parcheggiano i veicoli, addirittura camion, in sosta vietata in attesa del proprio turno. Solo un amministratore pazzo avrebbe potuto autorizzare una cosa del genere, ma qualora fosse stato concesso un qualsiasi tipo di permesso (sicuramente illegittimo) siamo curiosi di sapere se il cognato di Dell’Aversana il “Legalitario” ha mai pagato in vita sua la tassa per l’occupazione di suolo pubblico come fanno i commercianti non imparentati col sindaco finto dimissionario. A proposito del primo cittadino (in carica). Stamattina ha postato su Facebook un commento scritto in un italiano claudicante in cui farnetica di “…intimidazioni e stalkeraggio mediatico…”, di “…notizie manipolate ad uso e consumo per infangarmi…”. Caro “storico convinto”, questa si chiama democrazia. Solo nei regimi totalitari i potenti sono immuni da critiche. E poi perché non si rivolge alla magistratura? Se si tratta di bugie e accuse diffamatorie perché non presenta querele-denunce per tutelare la sua immagine e onorabilità? Suvvia, la smetta con questa pantomima. Per una volta dica la verità: si appende sugli specchi per limitare i danni della figuraccia politico-personale che comunque farà quando martedì mattina prima del consiglio comunale ritirerà le dimissioni-farsa. Un’ultima chicca. Sapete chi ha costruito il palazzo dove ci sono i locali dell’officina del cognato di Dell’Aversana? Il celeberrimo studio tecnico “Dema” o se non era stato ancora costituito (non abbiamo per ora le visure camerali dell’epoca) una società formata da molti degli attuali tecnici del “Dema”, quasi tutti parenti del duo delle meraviglie Dell’Aversana-Savoia. Come potete notare i conti tornano. Ma sempre e solo per i “Guardiani della Galassia”. Senza scuorn!

Mario De Michele

P.S. Ripropongo il post scriptum dell’altra volta. in via Pennacchio davanti all’entrata della casa del sindaco, ormai non più dimissionario, Giuseppe Dell’Aversana ci sono ancora delle fioriere in pietra sia sul marciapiede sia addirittura in strada con evidente violazione delle più elementari norme di sicurezza stradale e pedonale. Inoltre sul marciapiede sono posti enormi pali in pietra. La legge prevede che debbano essere coperti da assicurazione. C’è la copertura assicurativa? Egregio Lucio Falace, comandante dei vigili urbani di Sant’Arpino, due sono le cose: o lei non percorre mai via Pennacchio oppure a breve si beccherà qualche esposto alla magistratura. Aggiungo: illustre Giovanni D’Errico, assessore alla Viabilità e alla Sicurezza, ogni tanto tra un bacio e un abbraccio si faccia una passeggiata in via Pennacchio.

 

 

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