Mi sento in dovere, visto che sono stato chiamato in causa riguardo alla questione delle fioriere sollevata da Campania Notizie, di fare alcune importanti precisazioni. C’e’ da specificare innanzitutto che i paletti e le fioriere, collocate davanti ai locali dell’Eurobet in Via De Gasperi, furono posizionate nel 2005 quando i locali erano occupati dal negozio Expert di Crispino. Fu proprio il titolare del negozio a protocollare regolare richiesta di permesso al Comune nel luglio del 2005. La richiesta era motivata dal fatto che, trattandosi di un’attività ad alto rischio di furti, i paletti permettevano di proteggere i locali e la merce, rappresentando un deterrente per i malintenzionati. Le fioriere furono ovviamente collocate per abbellimento. Per quanto riguardo invece le piante collocate davanti al cancello d’ingresso della mia abitazione è necessario precisare che, quando mio padre costruì la casa, lo fece arretrando la costruzione rispetto allo spazio concesso per costruire e che il muro di recinzione sta un metro più indietro. Lo spazio antistante dove ci sono i due “testoni” è quindi PROPRIETÀ PRIVATA. Ciò premesso, preciso anche che mio fratello si è reso disponibile a togliere le fioriere davanti all’Eurobet entro la prossima settimana.

Eugenio Di Santo

(Ex sindaco di Sant’Arpino)

NOTA A MARGINE DEL DIRETTORE RESPONSABILE

Nel rispetto della pluralità di opinioni, a differenza dei “Grandi Dittatori”, Campania Notizie pubblica volentieri la nota inviataci ieri dall’ex sindaco di Sant’Arpino Eugenio Di Santo, poi pubblicata su Fb. Pur non condividendo la “sostanza” della precisazione dell’ex primo cittadino ne apprezzo i toni e lo spirito costruttivo. Nel merito ritengo che i paletti posti sul marciapiede davanti ai locali dell’Eurobet in via De Gasperi debbano essere rimossi in quanto ostacolano il passaggio dei pedoni, in particolare di disabili, donne con passeggino e anziani. Rispetto all’area davanti all’abitazione di Eugenio Di Santo spetta al Comune verificare se sia o meno di proprietà privata. In ogni caso apprezzo, mio malgrado visto che non nutro grande simpatia verso di lui, l’atteggiamento civile e propositivo dell’ex sindaco santarpinese. A proposito di Di Santo mi viene in mente che nel penultimo consiglio comunale, quindi pubblicamente, l’attuale sindaco Giuseppe Dell’Aversana “Il Legalitario facente finzione” ha avuto la faccia tosta di dire, senza avere le palle di citarci, che Campania Notizie si è “accanita contro di lui con un vero e proprio stalkeraggio mediatico, vomitando fanco (problema di dizione), mentre in passato mai e poi mai aveva parlato degli anni bui del nostro paese”. Quello agli anni bui era un chiaro riferimento alla gestione Di Santo.

Bene. Che gli anni in cui ha amministrato Di Santo non siano stati anni solari l’ho sempre detto e scritto. Con forza. Ma il punto non è questo. Il dato inquietante è che del mio giudizio negativo ne ha piena contezza lo stesso Dell’Aversana. Un giudizio che gli ho espresso in privato (quando diceva di stimarmi) e in pubblico anche davanti a esponenti politici disantiani. Ma, lo confesso, l’opinione di Dell’Aversana sul mio conto non mi interessa più di tanto. Ciò che è inaccettabile e indecente da parte di un sindaco è mentire sapendo di farlo. Spudoratamente. Senza ritegno. Tutto l’universo mondo sa che Campania Notizie è stata la testata giornalistica (scripta manent, verba volant) più “violentemente” critica nei confronti di Di Santo ai tempi della sua condanna per tentata induzione alla concussione. Ecco, questo mi desterebbe allarme se fossi un cittadino di Sant’Arpino: sapere che il sindaco in carica è un bugiardo. Peggio ancora, consapevolmente bugiardo. Un’ultima considerazione rivolta ai legalitari di ritorno. Eugenio Di Santo non ha mai indossato i panni del Don Chisciotte di turno. E ha pagato per i suoi reati. Ora tocca ai finti paladini della legalità pagare il loro conto alla giustizia. Campania Notizie sarà in prima fila in questa battaglia.

Mario De Michele

 

 

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