Si sono messi d’impegno per chiudere in bruttezza il 2018. E ci sono riusciti alla grande. Nel giro di pochi giorni l’amministrazione comunale capeggiata da Andrea Villano in uno slancio autolesionistico si è procurata più danni di un masochista incurabile. Sindaco e assessori hanno indossato il cilicio e si sono autoinflitti frustate come se fossero regali di Natale. Un’autoflagellazione che richiederebbe l’intervento di un medico specialistico. Un luminare. Di questo passo non arriveranno vivi alla fine del mandato. Forse non sopravvivranno nemmeno al 2019. I primi botti di fine anno sono esplosi nell’ufficio tecnico comunale. Il capo dell’Utc Adele Ferrante e il responsabile delle Politiche del Territorio Raffaele Villano, cugino del sindaco, si sono fronteggiati a colpi di bombe carta. Il casus belli è stata l’autorizzazione concessa dall’ingegnere Villano all’apertura di un centro commerciale Conad nel Parco Quadrifoglio, immobile già sequestrato, inserito dal Puc tra quelli abusivi e da abbattere.

Il provvedimento del responsabile delle Politiche del Territorio è stato, a nostro avviso, giustamente bocciato dal capo dell’Utc. Ma ne parleremo dopo. Mentre i fuochi d’artificio mettevano in subbuglio l’ufficio gli amministratori hanno avuto la brillante idea di far fuori la Ferrante. L’ingegnere è stata sospesa per 30 giorni, a partire dal 21 dicembre, perché coinvolta nell’inchiesta sugli abusi edilizi. Una sospensione forse unica al mondo visto che non è stata nemmeno rinviata a giudizio. La ciliegina sulla torta (che resterà sullo stomaco agli amministratori) è stata collocata il 28 dicembre con l’adozione di un decreto sindacale di nomina di Raffaele Villano a responsabile ad interim dell’area tecnica al posto della Ferrante. Erdogan sarebbe stato meno drastico.

Al netto dell’opportunità politica di un “atto grande” (ricorderete sicuramente la celebre frase di Fantozzi: “È una cagata pazzesca) riteniamo necessaria una piccola lezioncina di diritto amministrativo e di lingua italiana. Per decreto sindacale si intende un provvedimento adottato e firmato dal primo cittadino. La legge prevede una deroga nell’azione e nella firma solo in caso di impedimento fisico del sindaco. Passiamo all’italiano. Decreto sinonimo di decisione. Sindacale: atto assunto e sottoscritto dal sindaco. Infatti come potrete voi stesse leggere nel provvedimento (link al termine dell’articolo) il decreto non è stato firmato dal sindaco Andrea Villano. Ma dal suo vice Peppe Roseto, per gli amici “Poltrone e sofà”.

Una palese irregolarità che costerà cara a tutti. Al primo cittadino, al vice, all’ingegnere Raffaele Villano e soprattutto al Comune e quindi ai cittadini. Nel decreto non si fa alcun riferimento a impedimenti del sindaco. Si prevede l’aumento dello stipendio per il capo ad interim dell’Utc. E se, come siamo certi, il provvedimento è illegittimo ne conseguirebbe che tutti gli atti successivi adottati dall’ufficio potrebbero essere impugnati e dichiarati nulli. Se non è masochismo questo! Una spiegazione razionale, si fa per dire, ad un obbrobrio altrimenti incomprensibile potrebbe essere quella di un goffo tentativo di apparire puri e candidi. Il decreto è stato firmato da Roseto per lanciare un patetico segnale di signorilità. Il sindaco è il cugino del neo capo dell’Utc. Meglio non apporre la sua firma in calce al provvedimento.

Ma non c’è nulla da fare. Pure quando vogliono far apparire che fanno le cose perbene commettono irregolarità e collezionano figuracce. La squadra di governo è grossolana. E fa solo più danni se indossa abiti signorili. Signori si nasce, direbbe Totò. E loro non lo nacquero. Postilla sul centro Conad. La Procura Napoli Nord ha acceso i riflettori sul caso sollevato da Campania Notizie. Già qualcosa bolle in pentola. Non è escluso a fine anno il capitone possa andare di traverso a qualcuno.

Mario De Michele

LEGGI IL DECRETO DI NOMINA DI RAFFAELE VILLANO A CAPO DELL’UTC

 

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