Dirigenti del comune di Comune di Castel Volturno, vigili urbani e imprenditori sono stati arrestati dai carabinieri del Reparto Territoriale di Mondragone nell’ambito di un’indagine coordinata dalla procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere. Sei le ordinanze emesse dal Gip per i reati di concussione e corruzione, tre in carcere e le restanti ai domiciliari. Tra gli arrestati il dirigente dell’ufficio tecnico Carmine Noviello e il maresciallo della Polizia Municipale Francesco Morrone. L’operazione si è svolta in mattinata nelle province di Caserta e Napoli. Tra le accuse a vario titolo anche falso ideologico in atto pubblico, omissione di atti d’ufficio ed indebita induzione a dare o promettere utilità.
Le manette non sono scattate solo per Noviello e Morrone, ad essere interessati dallo stesso provvedimento sono stati anche: Antonio Di Bona, addetto all’Ufficio Tecnico; Giuseppe Russo, tecnico comunale; Luigi Cassandra, comandante della Polizia Municipale; Verrazzo Giuseppe, geometra; e Rosario Trapanese, Dirigente dell’Italian Marìtime Academy Technologies (IMAT) con sede in Castel Volturno – Pineta Mare.
Oltre agli odierni colpiti da provvedimento restrittivo, risultano indagate ulteriori 15 soggetti tra dipendenti del Comune di Castel Volturno e professionisti. L’indagine, iniziata nel settembre 2016, trae la sua origine dalla denuncia di un privato cittadino, che poneva in evidenza come la documentazione prodotta presso il competente Ufficio del Genio Civile, al fine dell’acquisizione dell’autorizzazione sismica, per un complesso residenziale denominato “Le Anfore” e ubicato in Castel Volturno, su via Domitiana, non fosse corrispondente allo stato dei luoghi e non riportasse le reali caratteristiche e consistenze costruttive e funzionali dell’immobile. Per tali fatti, questa Procura della Repubblica, oltre ad avviare immediate attività di intercettazione, notificava, all’esito dello svolgimento di tutti gli accertamenti, avvisi di garanzia a carico di complessive 7 persone.
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