“Ho rassegnato le mie dimissioni, non per motivi politici o perché non mi ritenga all’altezza, o abbia gettato la spugna, ma per motivi del tutto personali. Si richiedeva una presenza giornaliera che non potevo garantire anche per ragioni professionali per cui ho deciso di fare spazio a chi potrà dedicarsi a tempo pieno al Comune di Orta di Atella. Ringrazio il sindaco, il presidente del Consiglio e tutti i consiglieri di avermi dato fiducia. Resta nei loro confronti tutta la mia stima, così come nei confronti degli assessori. Auguro loro un buon proseguimento dei lavori”. Parole di Maria Grazia Zagaria. Beh, dobbiamo riconoscere all’ex assessore a Bilancio e Finanze un contegno da “gran signora” e un’uscita davvero in grande stile. Senza nemmeno un piccolo sbuffo sul fuoco delle polemiche. E con il garbo che la contraddistingue come donna e come stimata professionista.

Come annunciato da Campania Notizie la Zagaria, indicata in quota Coraggio, si è dimessa lunedì scorso. Il sindaco Andrea Villano aveva chiesto a lei e ai componenti della giunta una presenza assidua al Comune perché finora l’attività amministrativa ha stentato a decollare. La Zagaria, a differenza di Peppe Roseto “Poltrone e Sofà”, si è fatta da parte senza nemmeno attendete l’azzeramento dell’esecutivo. Un gesto nobile Le va riconosciuto. E non da tutti. Vedasi Roseto che non si smuove dalla seggiola neanche con le cannonate. Roseto, suvvia, si dimetta. Non si preoccupi, faremo una colletta per sopperire alla mancata indennità di carica.

L’ex assessore rimarca di aver raggiunto importanti risultati. “In pochi mesi – afferma Maria Grazia Zagaria – credo di essermi attivata abbastanza (pur essendo alla mia prima esperienza), nonostante la complessa e difficile situazione di dissesto in cui versa il Comune. Sono state attivate tutte le procedure per il recupero dei tributi, impartite direttive per scovare l’evasione, convocati i sindacati di categoria per stilare i nuovi Patti Territoriali, affrontate problematiche dei debiti fuori bilancio ed altro ancora, andando personalmente a verificare presso gli uffici preposti il procedere dei lavori”. In effetti va dato atto alla Zagaria di aver finalmente affrontato lo scandalo del Castello di Casapozzano. Dalla sua apertura i titolari Pastena e company non hanno mai cacciato un euro di Tari. L’ormai ex assessore ci ha messo mano. E circa 300mila euro di tasse evase sono state messe a ruolo.

Quello che però a nostro avviso è completamente mancato alla Zagaria è stato il sostegno politico. L’ex leader di Coraggio Pasquale Ragozzino e il consigliere comunale Anna Castelli invece di supportarla hanno fatto solo danni. Un assessore tecnico abbandonato a se stesso va ovviamente in difficoltà quando si parla di gestione spicciola. Una carenza che il movimento Coraggio sotto il profilo politico non è mai riuscito a colmare. In ogni caso la Zagaria è convinta che i frutti del suo lavoro prima o poi si vedranno. “I risultati non saranno subito evidenti. Sono risultati di medio e lungo termine. L’obiettivo è quello di cercare di ridurre il disavanzo il più possibile. È un obiettivo a lungo termine. Personalmente non credo di non essermi impegnata o addirittura di aver prodotto un danno all’Ente”. E poi la chiusura in bellezza. E raffinata. “È stata una esperienza molto interessante ed impegnativa che ho colto con entusiasmo”.

Una lezione di classe. Che gente come Peppe Roseto non potrà mai imparare.

Mario De Michele

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