Il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, depositerà in settimana il simbolo del nuovo progetto politico che lo vede a capo di una coalizione «che non si ferma o comincia con le europee» e che punta a «rappresentare da Napoli per l’Italia una proposta di alternativa seria al salvinismo che avanza». Lo ha annunciato lo stesso de Magistris, a margine della presentazione del nuovo consigliere demA in Città metropolitana e nel giorno in cui ha dichiarato Napoli città desalvinizzata. Un progetto che – come ha spiegato – «è una confluenza di movimenti in cui demA non è egemone ma di cui è fondatore e promotore. Siamo orgogliosi – ha aggiunto – di fare con tanti altri questo progetto che è orizzontale, non c’è verticalizzazione e sono orgoglioso che tutti abbiano riconosciuto in me il ruolo di guida. Ciò mi responsabilizza molto e dovendo mettere il mio nome, che ha un peso, per un’eventuale candidatura alle europee devo vedere se ci sono le condizioni. Io – ha concluso – mi auguro che ci siano ma non lancio il cuore nell’abisso nero». «Stiamo verificando se ci sono le condizioni per mettere in campo una lista già alle europee con il simbolo del nuovo progetto politico o con un simbolo simile. In pochi giorni dobbiamo vedere se c’è l’unità, verificare le possibili candidature e se c’è la capacità di potersi presentare» ha spiegato de Magistris, in relazione alla possibilità che il nuovo soggetto politico, di cui in settimana sarà depositato il simbolo, sarà in campo alle elezioni europee del 26 maggio. Una decisione che, dopo gli incontri che si sono tenuti nel weekend appena trascorso in cui «sono stati fatti passi in avanti», dovrebbe maturare nei prossimi giorni anche perché – come sottolineato da de Magistris – «il tempo è molto poco rispetto alle altre coalizioni». Se tutte le parti coinvolte riusciranno a trovare la quadra e si sceglierà di presentare una lista per le europee, la campagna elettorale avrà inizio il 1 marzo. «Si devono sciogliere alcuni nodi – ha evidenziato de Magistris – e se non ci saranno le condizioni io sicuramente non mi candiderò perché noi non possiamo fare un salto nel buio perché governiamo una città importante e rappresentiamo un’esperienza di resistenza nel Paese e di conto offensiva. È una partita politica a scacchi – ha concluso – ieri sono stati fatti passi in avanti verso la possibilità di presentare una lista ma non ci siamo ancora».