Si sono leccati i baffi Carmine Vozza (letteralmente), Vincenzo Gaudino e Peppe Mozzillo (in senso figurato). Con uno chef d’eccezione come Enzuccio Russo “a’ putechella” non poteva essere diversamente. E con l’appetito di politici di lungo corso come il “professore ciucciarello” e l’ex sindaco di Orta di Atella in verità c’è poco da meravigliarsi. Sono state e lo sono ancora due ottime forchette. Molto più compito il consigliere comunale Pd. Nello scorso week end i quattro politici (è una parola grossa) hanno trascorso un’amabile serata attorno a una tavola imbandita. Scontato anche questo. Quando c’è di mezzo Russo non può mai mancare un piatto. Reale o virtuale che sia.

La cena si è tenuta a casa di Vozza alla presenza di alcuni vozzini. Non è un errore di battitura. Intendiamo dei piccoli Vozza. Insomma persone di famiglia. Tra una pietanza e l’altra i quattro hanno parlato di politica (è una parola grossa) o meglio di come creare un fronte comune contro l’amministrazione targata Andrea Villano valutando come “acquistare” qualche esponente della maggioranza. Mozzillo, per gli amici “Peppe a’ bucia”, per rendersi credibile si è accanito violentemente sul tovagliolo. Nel timore di non apparire attendibile si puliva con veemenza le labbra. Ai limiti dello stupro. Consigliere Anna Castelli, non corra dai carabinieri. Stia serena. Mozzillo si è sfogato tutta la sera col tovagliolino. Tutt’appost. Diametralmente opposto il contegno dell’avvocato Gaudino. Si nettava la boccuccia con signorilità. L’unico inconveniente la sua logorrea. È dovuto intervenire Russo: “Avvoca’, mi fai metter na scop!”. Obiettivo raggiunto. Il consigliere dem è rimasto in silenzio per quasi due secondi di fila. Mentre Gaudino parlava e parlava, Mozzillo continua ad avere un rapporto sessuale col tovagliolo e Russo cucinava, il professore Vozza ascoltava. E ordiva. Tesseva la trama per trovare il modo migliore e più rapido per affossare Villano.

Avrà pensato: “Per sotterrarlo non sarà complicato, è 1,20 metri, servirà un piccolo buco”. Si è guardato bene dal dirlo. Lo spettacolo di Mozzillo col tovagliolo in bocca lo ha fatto rabbrividire. In tutta onestà dobbiamo segnalare che i quattro moschettieri hanno bevuto un ottimo vino. Gaudino lo sorseggiava in stile sommelier. Mozzillo beveva a garganella. Russo aveva un’intera cassa sulle gambe. Poi hanno assaggiato un dolce squisito. Particolarmente gradito alla “putechella”. C’era una spruzzata di galvanizzante velo bianco sopra. Poi si sono alzati. E salutati con affetto. Il tovagliolino vittima di abusi di ogni tipo ha tirato un sospiro di sollievo. Vozza soddisfatto ha ridato appuntamento a presto ai commensali. Gaudino si è congedato con un inchino. Mozzillo ha detto “ce verimm”. E gli scappato un rutto che ha svegliato tutto il vicinato. Russo, che aveva bevuto troppo, camminava come uno sciatore. Col naso ancora impolverato.

Mario De Michele

 

 

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