Amici, colleghi e familiari di Giuseppe Capone, il medico 32enne che ha perso la vita in un tragico incidente avvenuto il 7 gennaio in via Salvo D’Acquisto ad Aversa, hanno realizzato uno striscione ed organizzato una manifestazione, prevista per domenica 10 marzo, sul luogo della tragedia in suo ricordo e per sensibilizzare il pubblico verso la responsabilità della guida e il rispetto delle leggi del codice della strada. In tal proposito è stata diffusa anche una nota a mezzo stampa.
“Questo striscione non serve solo a soddisfare l’esigenza di ricordare un giovane la cui breve vita è stata caratterizzata dalla dignità, dallo studio, dall’amore verso gli uomini e gli animali, dalla modestia che è patrimonio inarrivabile dei veri signori, ma vuol essere soprattutto un monito affinché, ricordando Giuseppe, ci si ricordi anche che la strada è di tutti e che la società civile ha stabilito delle norme a cui tutti gli esseri pensanti devono attenersi.
Strisce pedonali, segnali di limiti di velocità, di stop, di attenzione alla guida non vanno considerati cartelli che ingombrano la strada ma devono essere sentiti come leggi morali insite in chi si pone alla guida di un veicolo che, come può aiutare, può dare anche la morte. Quindi la morte fisica di Giuseppe e quella spirituale dei suoi familiari non devono essere un inutile sacrificio, deciso non si capisce da chi, ma un mezzo attraverso cui vicende strazianti come queste non abbiano più a verificarsi per nessuno.
Giuseppe non smetterà di fare quel bene che ha fatto nella sua vita ma continuerà ad essere un modello non solo per i buoni ed i miti come lui, ma per tutti: la sua grande nobiltà d’animo ancora vive e sopravvive in quel freddo loculo in cui giace”.

 

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