Sono oltre 330.000 le famiglie che si sono presentate agli sportelli delle Poste e dei Centri di assistenza fiscale per fare domanda di reddito di cittadinanza. Nei primi due giorni dall’avvio delle richieste per il sussidio sono state 114.286 le domande pervenute a Poste italiane (95.994 presso gli uffici postali e 18.292 online), alle quali si aggiungono i 219.000 gli utenti transitati nei Centri di assistenza fiscale tra domande fatte e appuntamenti fissati per i prossimi giorni. I primi dati territoriali registrano un testa a testa tra Campania e Lombardia, con la prima che supera la seconda con 15.094 domande contro 14.932. Le tabella mostrano anche un equilibrio delle richieste tra nord e sud: al terzo posto c’è infatti la Sicilia con 13.099 domande, seguita al quarto dal Lazio (11.015) e al sesto posto dal Piemonte (10.495). In ogni caso, se l’afflusso appare consistente è probabile che una parte significativa delle richieste presentate non passi il vaglio dell’Inps che dovrà verificare che ci siano tutti i requisiti previsti dalla legge. Gli operatori postali si limitano a raccogliere le domande (senza nessuna consulenza, informazione né verifica dei requisiti come più volte hanno spiegato i vertici dell’azienda) mentre i consulenti nei Caf informano gli utenti sulle regole per ottenere il Reddito e quindi di fatto consigliano di non fare la domanda a fronte di Isee non conforme a quanto previsto nella norma.
Resta il tema del patrimonio mobiliare e quello immobiliare oltre alla casa di abitazione sul quale i Caf non possono avere informazioni dirette. La verifica comunque spetta all’Inps che dopo la prima metà di aprile comincerà a mandare le prime risposte agli utenti (e alle Poste per la consegna della carta Rdc). Bisognerà comunque capire anche che succederà nel percorso di conversione del decreto visto che da una parte della maggioranza si chiede più attenzione ai disabili e alle famiglie numerose. A quel punto andranno rivisti i moduli per adeguarli alle nuove norme. Si attende inoltre di capire cosa succede sul fronte dell’inserimento al lavoro dei futuri beneficiari del reddito. Lunedì il governo dovrebbe consegnare alle Regioni il quadro sull’impianto del reddito mentre per martedì la Conferenza unificata dovrà esprimere un parere. Giudizio che è fondamentale per poter partire con il bando per il reclutamento dei cosiddetti navigator, le persone che dovrebbero guidare i beneficiari del reddito nell’inserimento nel mercato del lavoro.