Sospensione. Per 12-18 mesi. Questo l’orientamento dell’equipe dei professori universitari incaricati dal Comune di Orta di Atella di indicare una strada per modificare il Puc. Il gruppo di studio composto da ingegneri, architetti e urbanisti ha già informalmente fatto sapere all’amministrazione guidata da Andrea Villano il percorso da intraprendere. La propensione è chiara: sospendere il Piano urbanistico comunale per una rivisitazione generale senza escludere la possibilità di revocarlo. Tra gli obiettivi principali c’è quello di azzerare del tutto la parte del Puc che prevede nuove costruzioni. Sono circa 700 le unità abitative che potrebbero sorgere in base all’attuale Piano. Questa cubatura verrebbe utilizzata per cercare di “salvare” alcuni edifici già realizzati che presentano difformità urbanistiche. Perché i prof propendono per la sospensione del Puc? Secondo loro il Piano è in vigore ma illegittimo perché sprovvisto del parere favorevole di conformità della Provincia di Caserta. Senza la doppia conformità non sarebbe regolare.
In verità sulla legittimità del Puc si è già pronunciato il Tar in seguito a un ricorso di alcuni consiglieri dell’allora opposizione (Peppe Roseto e Gianfranco Francesco Piccirillo si rifiutarono di firmarlo). Il Tribunale amministrativo non bocciò l’impianto del Puc ma segnalò soltanto il conflitto di interessi di 5 esponenti della maggioranza dell’epoca, tra cui gli ex sindaci Angelo Brancaccio e Peppe Mozzillo, che votarono a favore del Piano durante il consiglio comunale dell’8 luglio 2014. Quello della legittimità o meno del Puc è il nodo gordiano da sciogliere. Domattina (11 marzo) cercheranno di trovare il bandolo della matassa il sindaco Villano e Luigi Macchia, di nome e di fatto. L’assessore all’Urbanistica si è proprio dato alla macchia. Non si vede in giro da tempo. Lui e il primo cittadino incontreranno all’Università di Ingegneria il team di esperti alla presenza di un professore di diritto amministrativo.
Se dal punto di vista giuridico ci sarà il via libera il sindaco e la maggioranza voteranno per la sospensione del Puc fino alla stesura di uno strumento radicalmente modificato. Non è esclusa in ultima istanza l’ipotesi della revoca. I tempi tecnici 12-18 mesi. Nel frattempo ad Orta di Atella non si muoverà una pietra. Nel settore edile si potranno solo realizzare opere di manutenzione ordinaria o straordinaria. Zero permessi di costruire. Non potranno spuntare nuove abitazioni. Insomma si va verso un “fermi tutti, mani in alto”.
Mario De Michele