Dopo oltre 36 ore di fuga è stato arrestato Ciro Russo, l’uomo che martedì ha tentato di uccidere la ex moglie incendiando la sua auto con lei all’interno. L’uomo non aveva lasciato Reggio Calabria: a seguito di incessanti ricerche coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria diretta dal Procuratore Giovanni Bombardieri, gli investigatori della Squadra Mobile reggina e del Servizio Centrale Operativo della polizia di Stato di Roma lo hanno localizzato in via Melacrino, in pieno centro storico, nei pressi di una pizzeria dove probabilmente stava comprando la cena. Secondo le prime indiscrezioni, non avrebbe opposto resistenza e non avrebbe neppure chiesto della ex aggredita. Nel pomeriggio gli agenti avevano eseguito diverse perquisizioni e la polizia stava monitorando tutte le persone che Russo era solito frequentare. L’uomo è stato portato nei locali della questura di Reggio Calabria. Russo, quarantaduenne di origini napoletane, è colpito da un provvedimento di fermo d’indiziato di delitto disposto dal procuratore Giovanni Bombardieri, dal Procuratore Aggiunto Gerardo Dominijanni e dal Sostituto Procuratore Paola D’Ambrosio per tentato omicidio aggravato. Russo accusato di aver dato fuoco alla ex moglie – I fatti per i quali Ciro Russo era ricercato si sono svolti intorno alle 9 di martedì mattina. Dopo aver aperto lo sportello dell’autovettura, Russo ha gettato liquido infiammabile e ha dato fuoco alla vettura della ex moglie. Poi l’uomo, con precedenti alle spalle per maltrattamenti in famiglia e che era evaso dagli arresti domiciliari a Ercolano (Napoli), aveva fatto perdere le sue tracce. Il tentato omicidio è avvenuto in via Frangipane a Reggio Calabria, nei pressi di una scuola. Le fiamme hanno provocato ustioni in diverse parti del corpo della donna, Maria Antonietta Rositani, che ha riportato ustioni sul 60-70 percento del corpo. Prima ricoverata nel reparto di rianimazione degli ospedali Riuniti, poi la donna è stata trasferita nel Centro grandi ustioni di Brindisi.