Il tempo è relativo. Si sa. In politica lo è ancora di più. Due anni possono essere lunghissimi. Oppure si azzerano in un attimo. In blocco. Con dimissioni in massa ad esempio è possibile mandare a casa un sindaco in pochi secondi. Il tempo di una firma dal notaio o in calce a un documento collegiale. Il mondo politico di Succivo vive la fase del relativismo temporale. Il voto per il rinnovo del consiglio comunale sembra un punticino lontano. Maggio 2021. Ma più di due anni possono volare via in un battito di ciglia. Non a caso gli eserciti che si fronteggeranno alle prossime comunali stanno già serrando le fila. Il sindaco Gianni Colella ha schierato i suoi soldati a falange macedone per respingere i possibili colpi letali che Salvatore Papa ha in serbo per lui.
Il vicesindaco può contare su un esercito temibile sia sotto il profilo elettorale che politico. Nei suoi ranghi figurano amministratori di spicco come Aniello Tessitore, Gabriele Luongo e Imma Marsilio. Lo zio di quest’ultima, Antonio Marsilio, è un renziano convinto, in passato amministratore locale. Un lungo corso politico alle spalle ce l’ha anche Luigi Tinto, persona perbene e competente. Insomma il “Papino” ha tante frecce al proprio arco. Sa che la battaglia sarà lunga e sanguinaria. Perciò il vice di Colella ha ingaggiato un’altra famiglia di guerrieri: i Russo. L’assessore Anna Russo, finora neutrale in attesa della migliore offerta, si è schierata con Papa. Diciamo che c’è stato un accordo sportivo. Calcistico, per la precisione. Sul fronte opposto le truppe d’assalto del primo cittadino Colella sono formate da Valentina Iovinella, prima eletta in assoluto, dal presidente del consiglio comunale Raffaele Ercolano e dal neo assessore Claudio Perrotta, supportato dal fratello Amedeo, mente politica e stratega pragmatico.
Gli eserciti sono “l’un contro l’altro armato” per citare Manzoni. Il verso appartiene alla celeberrima ode “Il cinque maggio”. Ecco, maggio. Mese di elezioni comunali. Di quale anno?
Mario De Michele