L’ospedale San Rocco di Sessa Aurunca potrebbe essere solo la punta dell’iceberg. Il caso dell’assenteismo e il sequestro della struttura hanno portato ad ulteriori verifiche e da ciò ne è uscito fuori uno scenario molto preoccupante: la metà dei nosocomi campani mancano delle autorizzazioni e potrebbero andare in contro alla stessa sorte del San Rocco.
La Sanità campana è da anni sotto i riflettori per svariati casi di cronaca che vanno dalla disastrata situazione economica al commissariamento. Ultimamente è scoppiato un ulteriore caso eclatante che riguarda le nomine dei dirigenti senza requisiti per ricoprire gli incarichi. E per finire, oggi, l’ulteriore pesantissima tegola della mancanza di autorizzazioni, che nello specifico sono una serie di parametri igienico-strutturali che devono rispondere ai requisiti prestabiliti e passare il vaglio della commissione regionale. Solo dopo che quest’organismo si è espresso favorevolmente, i sindaci dei comuni di competenza rilasciano il permesso alle strutture.
Tra gli ospedali risultanti mancati delle autorizzazioni ci sono: il San Leonardo di Castellammare di Stabia, il Santa Maria la Pietà di Nola, il Maresca di Torre del Greco, il Sant’Anna e Madonna della Neve di Boscotrecase. All’Apicella di Pollena Trocchia, oltre alla licenza, manca addirittura l’agibilità. I sopralluoghi nei nosocomi di Vico Equense e di Sorrento non fanno presagire scenari diversi, con l’ultimo dei due presidi definito “in una situazione desolante” dagli ispettori che lo hanno visitato. È emerso uno scenario meno preoccupante, invece, al San Giuliano di Giugliano in Campania, mentre sono ancora in corso le verifiche al San Giovanni di Dio di Frattamaggiore, dove ultimamente è stato anche inaugurato il nuovissimo reparto di rianimazione. Essendo strutture nuove ‘se la cavano’ il Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli e l’Ospedale del Mare, nel quartiere partenopeo di Ponticelli. A Napoli, le verifiche sono in corso sia al San Paolo di Fuorigrotta che al San Giovanni Bosco, al centro questo di molte polemiche sollevate negli ultimi tempi per i casi delle formiche, della buvette sequestrata dai Nas qualche tempo fa e del bar abusivo. Non è ancora chiaro quale sia la situazione delle autorizzazioni del Loreto Mare: nella struttura di via Nuova Marina sono in corso lavori di ristrutturazione e la documentazione richiesta non è ancora completa perché è in atto l’accorpamento di alcune unità operative. Da un primo screening sul fronte casertano è emerso che la situazione più compromessa è quella del Melorio di Santa Maria Capua Vetere, tuttavia i controlli delegati ai Nas sono ancora in corso. Non è possibile prevedere se scatteranno altri sequestri, ma è chiaro che tutti gli ospedali non a norma da un punto di vista strutturale dovranno adeguarsi. E, per farlo, ci sarà bisogno di un notevole sforzo economico da parte delle aziende ospedaliere di competenza. Non è chiaro, poi, su chi ricadranno le responsabilità in caso di danni o ferimenti successivi al sequestro, al San Rocco infatti, è stata concessa la facoltà d’uso e continuano a svolgersi le attività sanitarie.

 

 

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