Stamattina, i poliziotti del commissariato di Castellammare di Stabia, guidati dal dirigente Vincenzo Gioia, hanno eseguito un’ordinanza di applicazione della misura cautelare della custodia in carcere – emessa dal gip del Tribunale di Torre Annunziata su indagini coordinate dalla locale Procura oplontina – nei confronti di Luciano Martire, 22 anni, perché accusato di aver accompagnato un giovane, ferito pochi giorni prima alla sagra del carciofo, per permettergli di vendicarsi. Nei confronti di Martire sussistono gravi indizi di colpevolezza per i reati di tentato omicidio e porto illegale di una pistola calibro 22, riconducibili al ferimento di Cristofer Lambiase Grimaldi, avvenuto qualche sera dopo sempre a Castellammare, nei pressi del bar Internet Caffè all’ingresso del rione Venezia. Secondo la ricostruzione degli investigatori, Martire era alla guida dello scooter e accompagnò sul luogo l’amico Gaetano Cavallaro, che sparò diversi colpi di pistola all’indirizzo di Lambiase, per gambizzarlo. Le indagini avviate nell’immediatezza dalla polizia, coordinate dalla Procura di Torre Annunziata, avevano portato all’arresto di Cavallaro, già condannato con sentenza emessa dal gup l’8 giugno scorso alla pena di 6 anni e mezzo di reclusione in sede di rito abbreviato.