Domenica 26 maggio 2019 importante election day: in Italia si andrà al voto sia per le elezioni amministrative che per le europee. Lo scorso 20 marzo, infatti, il Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Giuseppe Conte, ha individuato nel prossimo 26 maggio la data per lo svolgimento delle elezioni dei membri del Parlamento europeo spettanti all’Italia. Si è altresì deciso che nella medesima data si svolgeranno le consultazioni per l’elezione diretta dei sindaci e dei consigli comunali nelle regioni a statuto ordinario. Il successivo eventuale turno di ballottaggio avrà luogo il 9 giugno 2019. Moltissimi quindi i comuni italiani in cui si vota. Sono 178 solo in Campania, ossia il 32% dei 550 della regione. Precisamente si vota in 46 comuni nella provincia di Avellino, 27 a Benevento, 35 a Caserta, 21 a Napoli e 49 a Salerno. Di questi, 156 sono comuni sotto i 15mila abitanti e 21 quelli sopra i 15mila abitanti, dove cioè è prevista l’eventualità di un turno di ballottaggio tra i due candidati che hanno ottenuto il maggior numero di voti qualora nessuno riuscisse a superare il 50% delle preferenze al primo turno. Avellino è l’unico capoluogo di provincia nel quale si eleggerà un nuovo sindaco, qui si torna al voto dopo non appena un anno. Se per molti comuni il quadro delle alleanze e i nomi dei candidati sono ben definiti, per altri saranno cruciali le prossime ore.
Infatti, la presentazione delle liste è prevista a partire dal trentesimo giorno antecedente il 26 maggio, ossia dalle ore 8:00 del 26 aprile fino alle ore 12:00 del 27 aprile. Importante novità di quest’anno è, inoltre, quella delle “elezioni trasparenti” secondo quanto prescritto dalla legge “spazza corrotti” (legge 3/2019) che mira a fare chiarezza sia sui contributi ricevuti che sulla presentazione delle candidature. I partiti politici, movimenti e liste civiche che presenteranno liste di candidati (nei comuni di almeno 15mila abitanti) dovranno obbligatoriamente annotare entro il mese successivo a quello della percezione in un apposito registro ogni contributo ricevuto, l’identità dell’erogante, l’entità del contributo o il valore della prestazione o di altra forma di sostegno e la data dell’erogazione. Dovranno poi avere un proprio sito internet e pubblicarvi curriculum vitae e il certificato penale dei candidati. L’obbligo di pubblicazione deve essere adempiuto entro il quattordicesimo giorno antecedente la data delle elezioni (12 maggio), mentre i comuni dovranno caricare i documenti nella sezione del sito (denominata “Elezioni trasparenti”) entro il 19 maggio.
Valentina Piermalese