Siamo stati buoni profeti. Ma la conferma della mancata presentazione della lista anti-Marcello De Rosa non è una buona notizia per Casapesenna. È vero, è un piccolo paese. E non è certo la prima volta né l’ultima che in una cittadina si presenta una sola lista alle elezioni comunali. Ma l’assenza del confronto, del contraddittorio, del dibattito e anche dello scontro (civile) non è bene. Per nessuno. In politica la contrapposizione è la pietra miliare della democrazia. La mancanza di dialettica arreca un nocumento alla crescita socio-culturale del territorio. Non c’è dubbio. Ma è altrettanto incontestabile che mai come in questo caso non ci sono alibi alle illazioni, ai teoremi, alle masturbazioni mentali. Ci auguriamo che i professionisti dell’antimafia riservino i loro pipponi moralistici e ipocriti ad altro. Ne faremmo volentieri a meno sempre.
Sappiamo però che i sogni quasi mai si avverano. Quindi dovremmo sorbirci altre migliaia di prediche da pulpiti rosicchiati dai tarli della menzogna da parte di chi invece di organizzare e partecipare ai festival della legalità dovrebbe essere in prima fila a quelli della bugia e dell’opportunismo. Nel caso di Casapesenna nessuno cada in tentazione. Chiunque lo facesse si coprirebbe di ridicolo. E darebbe l’ennesima conferma della strumentalizzazione in chiave politica della lotta alla criminalità organizzata che da anni qualcuno ha puntualmente condotto con l’accuratezza certosina di esperti cesellatori di complotti e ingiurie.
Alle comunali del 26 maggio ci sarà in campo solo la lista Casapesenna Propositiva guidata dal sindaco uscente Marcello De Rosa esclusivamente perché negli ultimi 5 anni l’opposizione si è sciolta come neve al sole. Per una poltrona nel consiglio provinciale Raffaella Zagaria ha venduto l’anima al diavolo (Fi) rinnegando l’esperienza amministrativa con De Rosa e l’impegno politico con il Pd. Per igiene mentale abbiamo difficoltà a parlare di soggetti come Raffaele Cangiano che senza mai prendere le distanze dal suocero Sergio Orsi, imprenditore della camorra, ha avuto il coraggio di tentare di aggrapparsi al carro dell’antimafia di professione. Che dire di Betty Petrillo e la sua associazione Ultimi? Il precetto evangelico per il quale gli ultimi saranno i primi non le si addice. Chi si schiera con gli “ultimi” non stabilisce rapporti intimi con i “primi”, soprattutto se sono quelli che hanno marchiato il territorio.
Per chi vive a Casapesenna stiamo mettendo in fila una serie di ovvietà, lo sappiamo. Ma vogliamo evitare che i soloni della finta anticamorra, che poi sono i veri “amici degli amici”, spargano veleno, gettino altro fango sulla città e sugli abitanti. Che non venga in mente a nessuno di alimentare il teorema che a Casapesenna non c’è democrazia perché comandano ancora i clan. A Casapesenna è stato assestato un colpo alla democrazia proprio da chi se ne fa difensore. Quegli stessi che hanno un piede negli ambienti criminali e l’altro nel mondo della finta lotta alla camorra.
Stavolta fateci una cortesia. Non rompete i coglioni con storielle strampalate e strumentali destituite di ogni fondamento. Tacete. E rinchiudetevi in casa. Già siete fortunati a non essere rinchiusi in posti meno confortevoli.
Mario De Michele
LA LISTA CASAPESENNA PROPOSITIVA
Candidato sindaco Marcello De Rosa
Giustina Zagaria
Maria Di Sarno
Lina Nocera
Federica Cirillo
Oreste Fontana
Francesco Donciglio
Cavaliere Michele
Diana Antonino
Diana Michele
Ardente Angelo
Fontana Domenico
Diana Gian Luigi