La decisione è drastica. Revoca di tutte le deleghe conferite ai consiglieri comunali di maggioranza. Con un tratto di pennarello rosso Andrea Villano ha decretato (clicca sul link alla fine dell’articolo) l’esautoramento dei suoi boys e delle sue girls di tutti i poteri di “studio” assegnati nei mesi scorsi. Il provvedimento si è reso inevitabile in seguito al diktat della Prefettura di Caserta che su segnalazione del capogruppo dei 5 Stelle ortesi Vincenzo Russo ha bocciato la legittimità dell’atto amministrativo.

È anche vero però che il primo cittadino, come sottolinea lui stesso nel decreto, avrebbe potuto riadottare un nuovo provvedimento con la dicitura corretta e quindi lasciare le mani in pasta agli esponenti della maggioranza. Villano invece ha preferito azzerare tutto. Cambia poco. L’insipienza e l’incapacità dei consiglieri, escluso quel furbacchione di Salvatore Del Prete, non fanno neppure più notizia. Ma il primo cittadino ha fatto dietrofront a scanso di equivoci. E soprattutto nella speranza di dare un segnale forte al prefetto Raffaele Ruberto.

Nel frattempo il sindaco è ancora a caccia del profilo giusto per sostituire l’assessore Luigi Macchia. Il responsabile di Lavori pubblici e Urbanistica cederà il passo ad un altro tecnico subito dopo l’entrata in vigore della sospensione del Puc (una quindicina di giorni). Alla Pubblica istruzione ha collocato la fida Katia Sorvillo, anche il sostituto di Macchia sarà un suo fedelissimo? Non sarà facile. Gli alleati scalpitano. Ma non è escluso che il sindaco faccia un altro colpaccio. A quel punto blinderebbe la giunta. E lui stesso. Almeno sul piano politico. Per quanto riguarda l’esito della certosina attività della commissione non è possibile azzardare previsioni. Chi vivrà vedrà.

Mario De Michele

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