Domanda da scuola materna: come si chiamano i partecipanti a una pagliacciata? Risposta da asilo: pagliacci. Sappiamo che Vittorio Lettieri e Vincenzo Santagata non sono tali. Ma la presenza dei due candidati sindaco di Gricignano al confronto sulle problematiche della zona Nato ci impone una riflessione nel merito della questione. Della propaganda abbiamo, come tutti i cittadini, le scatole piene. Ci interessa, vale anche per gli elettori, inquadrare gli argomenti andando al cuore dei problemi. Per farlo bisogna spostare le lancette all’indietro di molti anni e puntare i riflettori sui fatti cestinando le chiacchiere e le promesse elettorali. I residenti della zona, qualcuno di loro con “stupefacente” costanza, richiedono da tempo il completamento delle opere di urbanizzazione dell’area da parte del Consorzio per Gricignano.
Tutto legittimo. I lavori, in primis gli standard, non sono stati completati. E quegli edifici sono diventati una cattedrale nel deserto senza nemmeno un bar o un ipermercato. Si tratta di interventi che in base alla convenzione con il Comune sarebbero dovuti essere ultimati decenni fa. Ma in oltre 20 anni e dopo ben 7 anni dalla scadenza dell’accordo tra ente locale e Consorzio solo oggi se ne parla tanto. Parlare, appunto. Cioè fare chiacchiere. Perché Lettieri e Santagata su questo tema stanno solo facendo una becera propaganda. E non poteva che essere così.
Al confronto non dovevano partecipare loro. Ma Andrea Lettieri, padre di Vittorio, e Andrea Moretti, candidato della lista Gricignano al centro. Le amministrazioni da loro capeggiate hanno gestito dall’inizio alla fine “l’affaire cittadella americana”. Perciò il faccia a faccia tra Santagata e Lettieri jr ha il sapore di una presa in giro. Di una buffonata. Perché i lavori di urbanizzazione e le altre opere pubbliche che il Consorzio avrebbe dovuto realizzare sono rimaste sulla carta? Chi avrebbe dovuto incalzare gli imprenditori a rispettare la convenzione? Perché non lo si è fatto? Sono tutte domande alle quali dovrebbero rispondere Andrea Lettieri e Andrea Moretti. Non quei “poveretti” degli attuali aspiranti primi cittadini. Sempre Lettieri senior e Moretti dovrebbero dar conto del buco finanziario, più grande di quello dell’ozono, prodotto negli ultimi anni nel bilancio comunale, scaturito in gran parte dalla mancata riscossione dei tributi che la Mirabella per molti anni non ha versato all’ente locale.
La ditta, concessionaria del diritto di superficie per 99 anni, solo di Tari non ha sborsato tra i 6 e gli 8 milioni di euro. Se a queste cifre si aggiungono i quasi 2 milioni di lavori non effettuati (che però riguardano l’intero Consorzio per Gricignano) si sfiorano i 10 milioni. Un tesoretto che renderebbe il Comune finanziariamente virtuoso e darebbe la possibilità alle amministrazioni di fornire servizi ai cittadini. Perché questo tesoretto è ancora nelle mani dei privati? Chi ci ha guadagnato? Certamente non la collettività che come al solito ne ha pagato le spese. Queste le questioni serie che dovevano essere affrontate sul “caso” Nato. Vittorio Lettieri e Vincenzo Santagata invece hanno preferito i proclami ai fatti inscenando l’ennesima farsa.
Il candidato sindaco di SiAmo Gricignano ha fatto ancora peggio. Ai microfoni di Campania Notizie (guarda lo stralcio della video intervista alla fine dell’articolo) aveva solennemente annunciato che non si sarebbe mai più seduto allo stesso tavolo del suo avversario per la campagna diffamatoria nei suoi confronti. Ancora una volta non è stato di parola. Ha dato retta a qualche stratega analfabeta del suo gruppo. A quel punto Santagata avrebbe fatto più bella figura se al suo posto avesse mandato proprio qualche “ciuccio” dei suoi. La buffonata avrebbe sicuramente raccolto maggiore successo.
Mario De Michele
LO STRALCIO DELLA VIDEO INTERVISTA
A VINCENZO SANTAGATA-PINOCCHIO