E’ uno ‘che sa campare’. Espressione questa usata molto spesso per denotare una condotta dedita alla corruzione. “Mangiamo tutti quanti. Io faccio il mio dovere. Io investo”. E infatti per garantirsi le giuste aperture nelle pubbliche amministrazioni ha investito circa 25mila euro in regali di vario genere in modo da imporsi come garante per i clan di camorra e interlocutore privilegiato per uffici comunali e politici. Questo era il “sistema Vaccaro”, secondo gli investigatori, che ieri mattina ha portato all’arresto di sette persone per infiltrazioni camorristiche nella gestione degli appalti al Comune di Torre del Greco. Sei erano già in carcere, e si tratta di boss del calibro di Luigi Papale, Domenico Gaudino e Maurizio Garofalo. E poi c’era lui, Ciro Vaccaro, detto Ciruzzo, 54 anni, imprenditore che gestiva il servizio di pulizia all’interno degli uffici comunali, dove si era insediato riuscendo anche a indirizzare appalti, facendo da garante tra i “due mondi”.