“Stop al forno crematorio” è la richiesta dei cittadini tramite il Comitato civico, la Coldiretti e alcuni consiglieri d’opposizione. Lo scorso 29 aprile era stata varata dalla maggioranza in consiglio comunale la decisione di dotare il cimitero comunale di via Salvo D’Acquisto di un forno per la cremazione delle salme. Questo atto ha suscitato subito polemiche e contestazioni. Il gruppo d’opposizione Primavera Succivese ha depositato lo scorso 17 maggio una mozione consiliare per sospendere le delibere che autorizzavano il forno crematorio richiedendo inoltre la convocazione di un nuovo consiglio comunale per ridiscutere della questione. Le motivazioni che sono alla base di questa contestazione sono quelle inerenti l’impatto ambientale e la non necessità da parte della comunità succivese di un servizio del genere.

“Lo scorso 19 maggio in un incontro pubblico il sindaco aveva promesso l’annullamento della delibera che non è ancora arrivato”. La battaglia portata avanti dal Comitato “Stop al forno crematorio”, dalla Coldiretti e dall’opposizione Primavera Succivese non si arresta. Ad oggi nessun cambiamento di rotta sembra essere esecutivo e non è stato convocato il consiglio comunale. Per questo motivo i consiglieri di opposizione hanno richiesto l’intervento del Prefetto di Caserta. “A chiacchiere gli amministratori comunali promettono che il forno crematorio non si farà, ma alla prova dei fatti non sono capaci nemmeno di convocare un consiglio comunale dovuto per legge. E intanto le delibere sul forno crematorio, approvate dall’amministrazione comunale, sono sempre esecutive” tuonano gli esponenti della minoranza. “Cari amministratori, noi del comitato e la cittadinanza siamo più che vigili sulla questione e quanto prima ci aspettiamo l’annullamento delle delibere riguardanti il forno crematorio. Basta inquinamento nelle nostre terre”.

Valentina Piermalese

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