James Rodriguez parla, dopo il match con il Qatar, per la prima volta dell’ipotesi Napoli e manifesta il suo gradimento. «È un club ricco di storia, lì ci ha giocato Diego Armando Maradona e bisogna essere all’altezza. Credo che mi troverei bene in quel contesto: ma, per ora, penso a far bene con la Colombia». David Ospina, ex cognato di James, spiega dopo il match di Coppa America: «Conosciamo il valore di James e cosa può rappresentare. Stiamo aspettando che prenda la sua decisione. Sa che il Napoli è una grande squadra: so che gli piacerebbe venire da noi. Se aiuto ADL nell’operazione? Eh sì… Speriamo. Stiamo aiutando, vediamo quello che che possiamo fare. Penso sia più probabile che decida dopo la Coppa. Se succede qualcosa già prima sarebbe fantastico». Difficile, al momento, che possa accadere qualcosa a stretto giro: nel tardo pomeriggio di ieri, spifferi da Madrid svelavano di una situazione ancora bloccata. Manca ancora l’accordo definitivo tra il Napoli ed il Real Madrid: Jorge Mendes, agente di James, è sceso in campo, dopo aver chiuso Joao Felix all’Atletico Madrid, ma senza l’accelerata decisiva. Una delle soluzioni vagliate è quella di una formula molto simile a quella adottata con proprio con Ospina: prestito con diritto di riscatto che diventa obbligo al raggiungimento di determinati parametri. Presenze, gol, determinati obiettivi di squadra e personali: questi gli step possibili, ma il Real continua a spingere per il prestito con diretto obbligo di riscatto. Le parti si sono concesse qualche ora di pausa di riflessione e torneranno al tavolo delle trattative. Manca l’ultimo check con il Real, così come manca l’ultimo check con il PSV. Perché quella di Hirving Lozano è operazione distinta e non alternativa da quella di James, nonostante le frasi di ADL tese a creare una strategia per calmierare le pretese olandesi.

L’accordo con Mino Raiola è definito da diversi giorni, sulla base di 4 milioni di parte fissa: il Napoli ha dato mandato all’agente di contrattare con il club di Eindhoven un prezzo più ragionevole rispetto ai 50 milioni richiesti. Il Napoli prova a chiudere a 40 milioni, difficilmente gli olandesi, considerate le richieste per l’attaccante, scenderanno sotto la soglia dei 45 milioni. Il messicano, anche dopo i contatti tra la sua famiglia e Carlo Ancelotti, è intenzionato a mettere il Napoli in apice alle sue preferenze. Il calciatore in uscita con più mercato è Roberto Inglese: in particolare, si sono intensificati i contatti con la Fiorentina della nuova proprietà Rocco Commisso. Il Napoli ha sparato, come sempre avviene nei primi contatti, alto: quasi 30 milioni per il cartellino della punta, cifra ritenuta troppo elevata dal club viola. I contatti, però, anche attraverso l’agente del calciatore, Samuele Sopranzi, vanno avanti con Joe Barone, braccio destro di Commisso, con il gradimento tecnico di Vincenzo Montella. Resta anche l’Atalanta tra i club che continuano il corteggiamento: il sodalizio orobico cerca una valida alternativa a Duvan Zapata, ma non si spinge oltre i 15-18 milioni di valutazione. Frasi di attesa, invece, per Kostas Manolas. Le dichiarazioni di Adl sul carattere ruspante del greco non sono state accolte con gioia dal centrale, ma non scalfiscono l’accordo raggiunto con il Napoli. La Roma, invece, continua a prender tempo, consapevole di dovere dare una risposta al Napoli entro la prossima settimana, causa dead line del 30 giugno per il rispetto dei paletti del fair play finanziario. Il ds giallorosso in pectore, Gianluca Petrachi, ha chiesto qualche giorno per capire se può rispondere positivamente all’ipotesi presentata dal suo omologo Giuntoli: il Napoli acquista ora Manolas con la clausola, la Roma si impegna, dopo il primo luglio, ad acquisire il cartellino di Diawara, trattando una cifra vicina ai 15-20 milioni.

 

 

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