A Succivo negli ultimi tempi ne accadono di tutti i colori. Il caso è quello del forno crematorio. La diatriba “sul forno sì o forno no” va avanti dallo scorso 29 aprile quando con le delibere 11 e 12 approvate nella seduta del consiglio comunale si dava incarico alla Succivo Service srl la costruzione e la gestione per trent’anni di un forno per le cremazioni nel cimitero comunale. Dopo le proteste incessanti dei cittadini e dell’opposizione il sindaco aveva promesso che avrebbe risolto la questione al seguente consiglio comunale che si è tenuto lo scorso 25 giugno. In quell’occasione l’amministrazione ha varato la mera e sola sospensione delle delibere contestate (non la revoca) e sono venute fuori le richieste fatte dal sindaco alla regione Campania per sapere se in assenza di un Piano di coordinamento regionale l’amministrazione comunale potesse procedere con la costruzione del forno. Non solo.

Nell’ultima delibera dove si dispone di rivedere il progetto del cimitero non vengono dati termini perentori al tecnico comunale lasciando così la questione solo sospesa. L’esito di questo consiglio ha amareggiato ancora una volta la popolazione succivese che non si è sentita per nulla presa in considerazione. E ora il sindaco Colella e la sua maggioranza che potrebbero essere protagonisti ideali del noto romanzo dello scrittore scozzese Robert Louis Stevenson Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde cosa fanno? Avendo notato l’estrema delusione popolare, piazzano per tutta la città un manifesto con il messaggio “L’impianto di cremazione non si farà!”. Il protagonista del noto romanzo potrebbe impallidire davanti a cotanta contraddizione. Il sindaco prima promette pubblicamente che il forno non si fa, poi in consiglio comunale mette agli atti le sue richieste alla regione per poter costruire il forno e infine pubblica questo manifesto. Sarebbe proprio questo il caso ideale su cui investigherebbe volentieri l’avvocato Utterson. Chissà quale sarà la prossima antinomia.

Valentina Piermalese

 

 

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