In diretta a Barba&Capelli’, trasmissione di Corrado Gabriele in onda su Radio CRC, è intervenuto Vincenzo De Luca, Presidente della Regione Campania, che sulle Universiadi precisa: “In 10 mesi abbiamo fatto 70 impianti ed altrettanti rinnovi per rendere Napoli e tutta la Campania adeguate ad ospitare questo evento straordinario che ospita 30.000 atleti di 120 Paesi del Mondo. Voglio ringraziare i volontari, le forze dell’ordine, le polizie municipali e tutti coloro che ci hanno dato una mano”.
“E’ un evento che parla sì di sport – continua – ma anche di solidarietà tra i popoli. Quella di questa sera sarà una serata di grande festa e di grande orgoglio. Napoli si presenterà con il volto più bello mai assunto. Il San Paolo sarà un altro stadio. Avremo l’onore di rappresentare, da Napoli, non solo noi stessi, ma tutta l’Italia. Dobbiamo essere bravi a sfruttare questo evento, proprio come Milano dopo l’Expo, così da creare turismo, economia e accreditarci sulla scena mondiale. Siamo una delle realtà più belle del Mondo per la sua storia, la sua cultura, la sua arte, quindi dobbiamo solo evidenziare tutti i punti a nostro favore.  Ringrazio fin da ora il Presidente della Repubblica Mattarella, che questa sera sarà qui con noi. Ci sono stati interventi più grandi di altri, come quello del San Paolo, ma anche altri di entità minore, che hanno evidenziato tutte le potenzialità della città, come il Palabarbuto, la piscina della Mostra d’Oltremare. Dopo l’evento avremo il problema della gestione di tali impianti, che verranno restituiti ai Comuni, con i quali faremo un incontro. Le strade saranno tre: gestione comunale, qualora il Comune sarà in grado di prendersi cura di tali impianti; una gestione pubblico-privata attraverso bandi; agenzia regionale, che tenderei ad escludere. Difenderemo con i denti gli interessi della Campania e di tutto il sud”.
“Prima di andare avanti – conclude – dobbiamo decidere prima il fabbisogno standard di ogni cittadino italiano. Abbiamo meno personale pubblico rispetto a tutte le regioni italiane, tranne la Lombardia. Scuola pubblica e sanità pubblica sono parte dell’unità di Italia che non vanno privatizzati per nessun motivo al mondo. Le Universiadi hanno impegnato la Regione per 270 milioni di euro”.

 

 

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