I pezzi del puzzle dell’uccisione del carabiniere Mario Cerciello Rega si vanno ad incastrare nei giorni sempre più. A dare ulteriori elementi importanti al caso è il vaglio di 4 telefonate durante le quali Christian Gabriel Natale Hjorth viene chiamato in vivavoce e capisce che Sergio Brugiatelli è con qualcuno. Teme una vendetta. Brugiatelli è determinato a riprendersi lo zaino e convince i 2 americani per l’incontro. Di queste telefonate 2 le effettua da solo, mentre nelle altre è effettivamente assistito prima dai carabinieri di Monteverde e poi dalla coppia Varriale-Rega. Gabriel Natale con l’amico Finnegan Lee Elder decidono di vedersi con il mediatore dello spaccio. Lo scopo è restituirgli lo zaino per avere in cambio un grammo di cocaina e 100 euro. Ed è in questo momento che Finnegan decide di portarsi un coltello con una lama da 17 centimetri.

Per indicazioni confuse dei 2 californiani i carabinieri insieme a Brugiatelli si recano in auto in un posto per un altro e avviene quindi un’altra telefonata. I carabinieri e Brugiatelli sono in strada infatti in prossimità di piazza Giuseppe Gioacchino Belli, mentre gli altri 2 a Prati in una zona più desolata. Nella successiva conversazione i 2 turisti sono più precisi e indicano l’Unicredit all’angolo tra via Pietro Cossa e via Federico Cesi. Gabriel Natale sospetta qualcosa e puntualizza: “Sento che c’è qualcuno con te, vieni da solo”. I militari fanno scendere Brugiatelli dall’auto di servizio a pochi metri dal punto prestabilito e raggiungono quindi il posto dove inizierà la colluttazione che porterà Cerciello a ricevere 11 coltellate da Finnegan mentre il collega arriva alle mani con Natale. Cerciello rimane a terra in una pozza di sangue, i 2 americani scappano e Varriale dà l’allarme. Intanto li raggiunge di nuovo anche Brugiatelli impressionato dalle urla.

Il legale di Finnegan sostiene che i carabinieri non si sono identificati e ha chiesto ai pm di acquisire i filmati delle telecamere che sono nella zona della tragedia consumata. Intanto vengono esaminati i reperti ottenuti con il sopralluogo di ieri dei Ris nella stanza 109 dell’hotel Le Meridien dove i 2 ragazzi alloggiavano.

 

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