Nessuna miscredenza. Ma la visita agli scavi di Pompei promossa dal Comune di Succivo alimenta qualche dubbio sulla redenzione di qualche amministratore locale. Per i fedeli la Madonna fa miracoli. Ci mancherebbe. Nulla da obiettare. Accettiamo la scommessa di Pascal. Quella del filosofo francese, sia chiaro, non quella dell’ex assessore Pascale. Quest’ultimo ha scommesso sul volontariato ambientalista remunerato. Un volontario che guadagna soldi? È un ossimoro. Ma siamo italiani. Non ci scandalizziamo più di nulla. Nemmeno per un ministro degli Esteri che a malapena parla in italiano. Sarà un fenomeno in inglese! Chissà? Non fa vomitare neppure un governo composto da due partiti che fino a un secondo prima si schifavano a morte a vicenda. Viva la coerenza. Viva l’Italia. Dell’ambientalismo Spa parleremo in altra occasione, torniamo a Pompei per scavare fino al fondo di un’iniziativa che non si capisce come e con quali atti è stata organizzata e poi attuata. La visita si è tenuta lo scorso 6 settembre. Evento lodevole, no? Certo. Ma se c’è di mezzo l’amministrazione comunale ci sono di mezzo soldi pubblici. E quindi serve la massima trasparenza su come sono stati stanziati e poi spesi.
Si è appreso del progetto della giunta Colella tramite un post Fb di Bartolomeo Luongo (nella foto in basso), portavoce del sindaco. “Venerdì (6 settembre, ndr) è stata organizzata dal Comune la visita guidata notturna agli scavi di Pompei. Il trasporto è a carico (c’è scritto cari per un refuso, ndr) del Comune mentre per i partecipanti è prevista una quota di 15 euro che comprende l’ingresso agli scavi e la dotazione di una guida che accompagnerà il gruppo per tutto il percorso. Per informazioni rivolgersi al Comune”. È il post integrale di Luongo. A parte il fatto che con la nuova maggioranza Facebook ha preso il posto dell’Albo pretorio (vuoi mettere Mark Zuckerberg con Gianni Colella?). Il fondatore del principale social network ha investito soldi privati. Il sindaco di Succivo gestisce denaro pubblico. Ne deve dar conto ai cittadini. E qui veniamo al sodo. Per finanziare la visita agli scavi di Pompei c’era bisogno di una delibera di giunta per impegnare la somma necessaria a sostenere l’iniziativa. Non ci risulta che sia stato adottato alcun atto dall’esecutivo a meno che non sia stato pubblicato solo su Fb e ci è sfuggito. Per igiene mentale non stiamo tutte le ore del giorno sui social. Di webeti ce ne sono fin troppi.
Altro punto nero. I partecipanti con quali modalità hanno versato la somma di 15 euro? In contanti? Mediante bollettino? In lire, in euro o in fiorini? Dov’è la rendicontazione? Altra questione. In città tutti sanno che la gita è stata organizzata dall’associazione “Tommaso De Vivo”. A Succivo sono diventati tutti scemi? O il sindaco Colella e company vogliono fare gli intelligentoni? Nel secondo caso ci vorrebbe un miracolo della Madonna di Pompei. Ma forse fallirebbe anche lei.
Mario De Michele