Una discarica a cielo aperto. Questa volta ad Orta di Atella. Una zona periferica lasciata totalmente all’incuria da anni in seguito al sequestro dell’ex fabbrica Eurocompost. L’area è facilmente accessibile e non è per nulla controllata. Dismessa la struttura è stata vandalizzata più volte ed è diventata ricettacolo di ogni genere di rifiuti, da quelli urbani a quelli pericolosi. Nessuno è mai intervenuto e si aspetta da anni per la bonifica che dovrebbe arrivare dalla curatela fallimentare. Numerose denunce sono state fatte al vento. Sversamenti illeciti e roghi si susseguono sempre più. L’ultimo episodio interessa il deposito illegale di una trentina di sacchi neri contenenti scarti di materiale tessile pronto ad essere dato alle fiamme nell’indifferenza generale. La preoccupazione dei cittadini è alle stelle e non potrebbe essere diversamente. L’ultima denuncia è stata fatta ai vigili urbani dal capogruppo di Costruire alternative Vincenzo Tosti.

“Il nostro Capogruppo in Consiglio Comunale Vincenzo Tosti – fanno sapere gli esponenti dell’opposizione – è stato costretto a ricorrere alla Polizia Municipale per denunciare l’ennesimo sversamento nell’Area Ex Eurocompost. Sull’Eurocompost da anni predichiamo nel deserto, ricevendo dalla attuale amministrazione solo sberleffi o nel migliore dei casi rassicurazioni di circostanza, ma quella fabbrica è una bomba ecologica nel cuore del nostro paese che già in passato ha fatto danni, la cui messa in sicurezza dovrebbe essere prioritaria. Purtroppo l’amministrazione Villano sui temi ambientali è del tutto assente e insufficiente, troppo impegnata nella perenne contrattazione e in uno stucchevole equilibrismo interno. Allora non ci resta altro che denunciare continuamente sperando che la magistratura imponga quelle misure che il Sindaco e la sua maggioranza non sa e non vuole prendere”. Come si suol dire “Chi ha tempo non aspetti tempo”. Ma come accade troppo spesso nel nostro territorio i tempi per la risoluzione di queste violazioni inammissibili sono biblici. E a rimetterci sono sempre i cittadini.

Valentina Piermalese

 


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