“Le dimostranze coincidono con la sua elezione a Consigliere Comunale nelle liste del Partito Democratico”. L’avvocato Stefania D’Onofrio, legale del dottor Francesco Forleo, responsabile del reparto di Ginecologia e Ostetricia nonché consigliere comunale di maggioranza ad Aversa, ha rilasciato alcune dichiarazioni in merito alla situazione del suo assistito. L’avvocato ha esternato una curiosa coincidenza temporale tra l’elezione di Forleo al consiglio comunale e le prime lamentele riscontrate dal personale nei suoi confronti. Risale a poco più di un mese fa il terremoto che scosse il reparto di Ginecologia e Ostetricia del Moscati di Aversa. Liti, parole grosse davanti ai pazienti e clima di lavoro ostile finiti nello sfacelo apparente di parte dell’organizzazione del nosocomio. Eventi che hanno portato ad alcune lettere di reclamo del personale indirizzate alla dirigenza dell’ospedale. Ebbene l’avvocato D’Onofrio ha chiarito alcuni punti cruciali della vicenda. “Le memorie depositate dall’avvocato Galluccio sono state firmate inizialmente da 18 su 41 componenti di personale del reparto di ginecologia ed ostetricia, quindi da una netta minoranza. Ora, dei 18 firmatari iniziali, si segnala che uno è in pensione e 5 (di cui un medico e 4 ostetriche), lette le note del Collega Galluccio, hanno ritenuto di non condividerle, dissociandosi. Pertanto la lettera di protesta riguarda solo 12 su 41 ovvero il 29% del reparto; di questi 12 firmatari, 7 sono stati attenzionati e segnalati più volte dal Dr Forleo alla direzione sanitaria. Di questi due figure sanitarie paramediche coordinatrici che svolgono ruoli pressoché identici, occupano, per giunta, indebitamente, nonostante ripetuti solleciti, una stanza destinata dal Dr Forleo alle pazienti gravide a termine, uno attenzionato anche alla Procura della Repubblica”. Sembrerebbe da quanto emerso che le proteste verso il responsabile del reparto sarebbero derivate da acredini dovute alle sue passate denunce nei confronti dei soggetti. Aggiunge poi l’avvocato. “Si sono verificati degli episodi incresciosi e piuttosto gravi come quello da cui è scaturita la illecita proposta di sospensione, successivamente non attuata, del dott Forleo insieme ad altri due sanitari, i nominativi di questi ultimi. Stranamente, non sono stati menzionati nei quotidiani. Diverse pazienti presenti a tale episodio, si sono offerte di testimoniare, raccontando la verità dei fatti che escludeva categoricamente la responsabilità del Dr. Forleo”. Estraneo quindi ad alcuni degli accadimenti che gli sono stati addebitati e non solo. “Sono centinaia le recensioni di stima ed affetto nei confronti del mio assistito”.

In effetti anche sui social molti sono stati i commenti delle pazienti che ricordano con ammirazione le prestazioni e le cure ricevute dal ginecologo. Ciò nonostante il legale precisa. “Tra le molteplici recensioni si segnala un’unica critica da parte del sig. Cicchella, relativa ad una perizia medico-legale che vedeva il Dr Forleo come ctu presso il Tribunale di Caserta. In quel procedimento, nel lontano 2013, il dr Forleo non ravvisò colpe nell’operato dei ginecologi dell’Ospedale di Caserta. Ovviamente, il Giudice ritenne ampiamente motivate e condivisibili le motivazioni addotte dal ctu Dr. Forleo nella sua relazione che condussero alla conclusione dell’assenza di alcuna responsabilità dei ginecologi dell’ospedale di Caserta”. Una vicenda incresciosa quella del Moscati che ha gettato ombre sul buon funzionamento del reparto in questione. Il tempo e i giudici sicuramente ristabiliranno la verità su quanto accaduto.

Valentina Piermalese

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