“I cittadini si lamentano ed hanno perfettamente ragione. I sacrifici vengono chiesti sempre e solo a loro”. Vincenzo Tosti, capogruppo consiliare di Costruire Alternative di Orta di Atella, boccia in tutto e per tutto la delibera di giunta con la suddivisione in fasce di reddito per il pagamento del servizio della mensa scolastica. Appena ne è stata data comunicazione una pioggia di critiche e di lamentele delle famiglie si è abbattuta sulla casa comunale. Molti i cittadini che hanno riscontrato un aumento esorbitante dei costi e una divisione ingiusta di questi per le famiglie. Il sindaco Andrea Villano aveva parlato di “una ridistribuzione in modo che le fasce più agiate potessero contribuire per chi è più in difficoltà”, ma sul modo in cui è stata compiuta questa distribuzione si sono scatenate non poche polemiche. Tra le contestazioni la più ripetuta è quella per chi ha Isee 0: “Ma se il reddito è nullo come facciamo a pagare?”, hanno commentato i più. E anche il consigliere Tosti ha da ridire sui costi sociali. “La stangata è arrivata. La giunta ha deliberato senza renderci partecipi. E ha lavorato male. È una prerogativa della giunta quella della decisione sui costi, ma ci aspettavamo perlomeno di essere interpellati. Soprattutto dato che decantano il cambiamento. Non vi è nessuna svolta. La maggioranza ha un atteggiamento di chiusura e ci fa sapere qualcosa solo quando è obbligatorio il passaggio in consiglio comunale. Come al solito non c’è stato confronto democratico con le altre parti politiche”. Praticamente in maggioranza se la cantano e se la suonano da soli.
Tosti è convinto che le lamentele della comunità siano ben motivate. “La suddivisione è iniqua. I cittadini si lamentano per un motivo giusto. Non si può pretendere che siano sempre loro a sanare i problemi del comune. Sono esausti”. Il biasimo viene indirizzato poi anche al primo cittadino. “Villano continua sugli errori del passato. Chi ha amministrato lo ha fatto male e il sindaco continua sulla stessa linea. In questo paese si continua a non avere giustizia. A pagare sono sempre i cittadini e sono sempre gli ultimi. Non si riequilibrano i conti in questa maniera”. Dunque un buco nell’acqua la mensa scolastica oltre ad essere un buco enorme nelle tasche degli ortesi.
Valentina Piermalese