Giuseppe Dell’Aversana, sindaco di Sant’Arpino, è intervenuto con un lungo post su Facebook per chiarire la posizione del vicesindaco Caterina Tizzano in merito a delle accuse infamanti e diffamatorie dell’ex sindaco Eugenio Di Santo. È stato sollevato un problema di incompatibilità presunta tra lo stipendio di amministratore del Comune e la Naspi erogata dall’Inps a carico di Tizzano. Di Santo in prima linea l’ha sbandierato in ogni dove per dare massima risonanza al clamoroso caso. Il sindaco ha puntualizzato pubblicamente come stanno invece le cose. “Intervengo per amore della verità nei confronti dei cittadini che leggono in buona fede non sono informati dei fatti e per tutelare l’onorabilità di Caterina Tiziano che non risponderà mai alle provocazioni di un soggetto che per i suoi trascorsi minuti alla ribalta delle cronache nazionali, ha coperto di vergogna la nostra comunità. Di Santo pluricondannato arrestato dai carabinieri, davanti ai giudici ha poi patteggiato. Abusa continuamente del termine “vergogna” proprio lui che non solo ha chiesto una tangente consapevole che quel denaro estorto all’imprenditore avesse penalizzato il pasto dei bambini della scuola elementare di Sant’Arpino, solo per questo dovrebbe ammutolire a vita e non comparire più in pubblico!”.
Il primo cittadino è sicuro che le accuse siano frutto di una precisa volontà di screditare il vicesindaco e l’amministrazione da lui presieduta. E rincara la dose definendo non attendibili a maggior ragione gli addebiti perché provenienti da Di Santo che è passato alla storia con il tristemente noto caso della richiesta di tangente -un tennis di brillanti, precisiamo, per qualcuno che ci dovesse leggere dal Botswana e non fosse informato- richiesta ai danni dell’imprenditore che anni fa aveva vinto la gara d’appalto per la gestione della mensa scolastica di Sant’Arpino. Tornando alla Tizzano e alla sua presunta posizione scomoda il primo cittadino è stato chiaro. “Su questa storia dell’indennità di carica percepita dal vicesindaco “indebitamente” come dice lui stanno solo portando fango e calunnia come nel loro stile di sempre. Caterina dall’alto della sua integrità morale saprà farsi valere e lui dovrà farsi un altro processo!”. Sulla questione è intervenuto con un ulteriore post indirizzato all’ex primo cittadino, sempre su facebook, anche Roberto Del Prete, figlio della Tizzano, quasi a voler sottolineare da quale pulpito venisse la predica: “Se vuoi parlare, parlaci della mensa scolastica e di perché andavi a chiedere i braccialetti o soldi a Mottola”. Al post Del Prete ha allegato la video intervista rilasciata a Campania Notizie, in cui l’imprenditore raccontava la sua versione sulle richieste avanzategli all’epoca dall’allora fascia tricolore.
Ebbene informiamo la collettività che come spesso accade in faccende burocratiche sembrerebbe che la Naspi è stata semplicemente erogata in ritardo, ma si riferirebbe ad un periodo anteriore alla carica di vicesindaco e quindi non c’è alcun caso di incompatibilità. Nessuno scandalo, nessun pasticcio. La caccia alle streghe è stata quindi infruttuosa, mentre di serpi velonose Sant’Arpino ne è piena.
Valentina Piermalese
IL VIDEO VERGOGNA