Il direttore di Campania Notizie, Mario De Michele, ha subito un vile atto di intimidazione l’altra sera a Sant’Arpino. Un’aggressione fisica e materiale (schiaffi al volto e danni alla macchina) da parte di 2 balordi che speravano valesse come avvertimento. “Non scrivere più di Orta di Atella e di Succivo”. Questo l’imperativo dichiarato mentre lo prendevano a schiaffi. De Michele ha denunciato il tutto alle autorità competenti che stanno indagando per far luce sulla vicenda. Anche se è già chiaro (dalle evidenze dei fatti) di cosa si sia trattato: un perfetto raid in stile camorristico. Sarebbe stato “perfetto” però se avesse sortito qualche effetto, ma il direttore ha già dichiarato che non arretrerà di un millimetro nella sua attività d’inchiesta. “O mi ammazzate o perdete tempo”. E chi conosce la sua grande professionalità e il suo enorme senso di giustizia non si sarebbe mai aspettato una reazione diversa.
Sulla vergognosa aggressione -avvenuta pochi giorni lo scioglimento del consiglio comunale di Orta di Atella per accertati condizionamenti da parte della criminalità organizzata, ndr- Fabio Di Micco, senatore 5 Stelle ortese, è intervenuto ieri durante la seduta pubblica al Senato. Di Micco, attento alle problematiche della sua terra d’origine e tenace difensore della legalità, ha posto all’attenzione dei presenti in aula la gravità della violenza subita da De Michele. “La situazione è preoccupante: si tratta dell’ennesima inaccettabile aggressione ai danni di un professionista della stampa, reo di svolgere il proprio lavoro in un territorio caratterizzato da una diffusa presenza della criminalità organizzata, che attua metodi persecutori contro chiunque provi ad accendere un faro sulle sue condotte criminose”. Di Micco ha evidenziato le criticità dei territori atellano e aversano, segnalando l’ennesimo scioglimento ortese in pochi anni ed esprimendo totale appoggio al direttore e a chi si trova a operare per legalità in condizioni così difficili. “Al dott. De Michele e ai tanti giornalisti che quotidianamente hanno vissuto e vivono il disagio di dover operare in territori così difficili e in condizioni tanto precarie per la sicurezza del proprio lavoro e della loro personale incolumità, va ovviamente la nostra piena solidarietà e la vicinanza di tutte le Istituzioni dello Stato”.
Valentina Piermalese
L’INTERVENTO DI FABIO DI MICCO