“A volte ritornano”. Volendola dire alla Stephen King, celebre scrittore e sceneggiatore statunitense. Protagonista del ritorno in questo caso è Angela Maffeo. Su disposizione del direttore generale dell’azienda sanitaria locale Caserta, Ferdinando Russo, sta ricoprendo il ruolo di direttrice dell’Unità operativa complessa di controllo delle strutture sanitarie non ospedaliere dell’Asl Caserta. La Maffeo è tornata più forte di prima. Chi è costei? Per i più smemorati ripercorriamo i passi che ha mosso la Maffeo negli ultimi anni. Anche se c’è un buco di alcune settimane. Nel maggio 2017 viene nominata nel ruolo di direttore sanitario del presidio ospedaliero Moscati di Aversa per un incarico temporaneo. Si parlava infatti di assegnarle questo ruolo in via provvisoria. Un incarico provvisorio però che si è protratto per più di 2 anni. I sindacati di categoria, in particolare Fials, hanno sempre dimostrato il loro dissenso rispetto a tale nomina in quanto la Maffeo non avrebbe avuto i titoli per ricoprire la carica. A mancare secondo i sindacati soprattutto è una specializzazione nel settore specifico. Più volte è stata richiesta la sua rimozione, ma la Maffeo riesce ad andare avanti per la sua strada indisturbata per un bel po’ fin quando l’Ospedale non viene travolto dalla bufera della scorsa estate. Intanto le lamentele non sono mancate. All’ordine del giorno file interminabili per essere ricevuti in direzione sanitaria, disservizi vari e clima lavorativo negativo. I più ricorderanno -dicevamo- la bufera che ha colpito l’ospedale Moscati di Aversa. Liti in reparto vere o presunte tali, diatribe interne, clima ostile e chi più ne ha più ne metta. Un’escalation di polemiche che sono andate avanti per settimane. La situazione era talmente degenerata nel reparto che la Maffeo aveva adottato dei provvedimenti disciplinari con sospensione di alcuni medici. Provvedimenti che vengono considerati illegittimi. Infatti i sindacati chiedono nuovamente la rimozione della Maffeo dal suo incarico -che ribadiamo doveva essere temporaneo- e in aggiunta l’annullamento dei suddetti provvedimenti per l’assenza di presupposti di fatto e legittimanti delle misure messe in atto. Ed è così che la direttrice del Moscati si eclissa temporaneamente. Questa volta davvero temporaneamente. De Blasio, allora direttore generale, decide di sostituirla lo scorso 16 luglio con Bruno Tornincasa proveniente dal distretto sanitario di Gricignano di Aversa. Nulla da dire ad oggi su Tornincasa. Approda all’incarico dopo aver partecipato alla procedura di avviso pubblico bandito alcuni mesi prima dall’Asl Caserta. E c’è chi dice che da quando è giunto a dirigere le sorti del nosocomio aversano si respiri un’aria più tranquilla e si sia provveduto ad un efficientamento della struttura. Ma torniamo alla Mafffeo. Travolta dalla bufera e subissata dalle critiche viene quindi rimossa e da poco come una fenice dalle ceneri sta ricoprendo questo nuovo ruolo. Procedure pubbliche o selezioni similari in tal senso non sarebbero pervenute. Ma una domanda sorge spontanea: se avevano ragione i sindacati nell’affermare la carenza di titoli per la dirigenza del presidio ospedaliero aversano è possibile che tale situazione si ripresenti per la direzione dell’Unità operativa complessa di controllo delle strutture sanitarie non ospedaliere dell’Asl Caserta?
Valentina Piermalese