“Metto la mano sul fuoco sull’integrità morale, politica e amministrativa di tutti i componenti della mia squadra di governo. Sono certo che il Tar ci darà ragione e in ogni caso saremo di nuovo in campo ai prossimi appuntamenti elettorali”. Nella seconda parte della video intervista concessa a Campania Notizie Andrea Villano ha toccato tutti gli altri punti dolenti contenuti nel provvedimento di scioglimento per camorra del consiglio comunale. L’ex sindaco di Orta di Atella espone la sua versione sullo scontro all’interno dell’Utc tra l’allora capufficio Adele Ferrante e il responsabile delle Politiche per il territorio Raffaele Villano, cugino dello stesso ex primo cittadino. Uno scontro sorto dopo l’autorizzazione all’apertura di un centro commerciale in via Troisi, all’interno di un complesso immobiliare completamente abusivo. Raffale Villano diede il via libera, mentre la Ferrante bloccò l’iter. Successivamente la responsabile dell’Utc fu sospesa, assieme al dirigente del Suap Francesco Silvestre (anche lui contrario), perché coinvolta nell’inchiesta sugli abusi edilizi in corso al Tribunale di Santa Maria Capua Vetere.
A capo dell’ufficio tecnico fu nominato proprio il cugino dell’allora sindaco. “Sono due questioni assolutamente disgiunte”, replica Andrea Villano. Che poi spiega la sua versione dei fatti, in alcuni passi un po’ fantasiosa. Il permesso per l’apertura del Conad è finito nel mirino della commissione d’accesso anche per la cointeressenza di imprenditori riconducibili al clan Moccia. “Su questo punto – osserva l’ex primo cittadino – c’è addirittura uno scambio di persona. Escludo qualsiasi ipotesi di condizionamenti camorristici”. Durante la video intervista Villano si sofferma sul ruolo del geometra-sterminatore Nicola Iovinella e sulla sospensione del Piano urbanistico comunale.
Come già detto in occasione della prima parte, noi di Campania Notizie stiamo dalla parte della commissione d’accesso che ha lavorato alacremente e seriamente per stoppare possibili infiltrazioni mafiose nell’ambito amministrativo. Non a caso la relazione è stata ratificata da Prefettura, Viminale, Governo e Presidente della Repubblica. È altrettanto legittimo che, come ha annunciato Villano, lui e la sua maggioranza facciano ricorso al Tar nella speranza che il provvedimento sia annullato. A nostro avviso hanno poche chance che il ricorso sia accolto. Ma staremo a vedere.
Mario De Michele
LA SECONDA PARTE DELLA VIDEO INTERVISTA AD ANDREA VILLANO
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