Il giorno 11 dicembre 2019, nel comune di Casalnuovo di Napoli, è stata sequestrata un’area di circa 40.000 metri quadrati dove sono in corso lavori per la costruzione del complesso agrituristico La Fenice. L’operazione segna il culmine di una lunghissima e meticolosa attività d’investigazione, inserita nel pianificazione di lotta alla criminalità ambientale, portata avanti dal corpo di Polizia Locale. Gli uomini del Nucleo di Polizia Giudiziaria dei Caschi Bianchi di Casalnuovo di Napoli, direttamente coordinati dal Comandante Fulvio Testaverde, preso atto del disastro ambientale che si stava perpetrando, non hanno esitato un attimo nel procedere al sequestro dell’intera area di scavo. Gli investigatori, che seguivano da tempo segnalazioni circa i movimenti sospetti di camion che trasportavano rifiuti inerti da demolizione, come più volte segnalato da cittadini residenti della zona, la mattina del 11 dicembre hanno fatto il loro ingresso presso l’area interessata dai lavori, in Via Siviglia, alle spalle di un impianto di distribuzione di carburanti. La scena che si sono trovati di fronte era, a dir poco, scandalosa. Circa 500 metri cubi di inerti da demolizione sparso sul terreno agricolo ed utilizzati per riempire le fondamenta di 4 edifici in costruzione. Dalle prime indiscrezioni si è appreso che, al posto di utilizzare pietrisco riciclato autorizzato e certificato per eseguire i riempimenti, veniva usato materiale di varia natura e non certamente idonea allo scopo. Per dirla proprio tutta, si tratta di veri e propri rifiuti, misti ad altro materiale plastico ed a scarti di bitume. Il tutto avveniva alla luce del sole, con tanto di “spettatori paganti” comodamente seduti sulle poltrone in prima fila. La questione, proprio in queste ore, sta passando nelle mani della Procura. Diversi i reati ipotizzabili, traffico e smaltimento illecito di rifiuti ed immissione di rifiuti nel suolo. Il sequestro ha interessato l’intera area, visto che i lavori, attualmente sospesi, dovevano interessare anche ulteriori appezzamenti di terreno confinanti.
Il Comandante Testaverde si è dichiarato molto soddisfatto del risultato raggiunto. “Poniamo sempre la massima attenzione sulle questioni della tutela ambientale che, oggi più che mai, rappresentano una vera e propria sfida di civiltà. Da quando sono alla guida della Polizia Locale ho deciso di lanciare una vera e propria dichiarazione di guerra a tutti coloro che si ostinano a non rispettare l’ambiente”.
Pasquale Ragozzino