A partire dal 2014, cioè dall’anno successivo al pareggio di bilancio, le risorse che nel 2012 e nel 2013 arriveranno dalla lotta all’evasione fiscale verranno destinate a misure, anche non strutturali, a favore delle fasce deboli, con particolare riferimento all’incremento delle detrazioni fiscali per i familiari a carico.

E’ quanto si legge nell’articolo 15 della bozza del dl con le semplificazioni fiscali. Il decreto precisa che il taglio delle tasse, come altre misure di alleggerimento del carico fiscale, resta condizionato all’equilibrio dei conti e quindi al raggiungimento degli obiettivi di finanza pubblica, primo fra tutti il pareggio di bilancio. Il premier Mario Monti ha precisato che forse già venerdì il consiglio dei ministri potrebbe istituire il “fondo dove far confluire i ricavi dalla lotta all’evasione, in attesa di verificare la loro entità e la loro destinazione”. Monti, parlando a Bruxelles, ha aggiunto di sperare che le misure di riduzione delle tasse possano essere adottate “anche prima del 2014”. Per quanto riguarda invece l’emendamento sulle esenzioni dell’Ici per gli immobili delle società no profit, quindi anche quelli della Chiesa, il premier ha dichiarato che “è in dirittura di arrivo”, ma non si sa ancora “se viaggerà nel decreto di venerdì prossimo”. Il dl prevede che l’Agenzia delle entrate istituisca delle “liste selettive” nei quali saranno inseriti i contribuenti che “siano stati ripetutamente segnalati in forma non anonima all’Agenzia stessa o al Corpo della Guardia di Finanza in ordine alla violazione dell’obbligo di emissione della ricevuta fiscale o dello scontrino fiscale, ovvero del documento certificativo dei corrispettivi”. Nella bozza non è prevista l’introduzione dell’Imu (ex Ici) sugli immobili della Chiesa non esclusivamente dedicati al culto, annunciata nei giorni scorsi dal premier Mario Monti il quale ha però precisato che sulla questione la decisione del governo “è in dirittura d’arrivo”. L’articolo 9 della bozza, dedicato al pacchetto delle misure anti-evasione, estende invece il potere di accesso degli ispettori fiscali per combattere le frodi Iva anche agli enti non commerciali ed alle agenzie onlus. L’obiettivo è stanare le finte onlus. Monti ha Chi verrà intercettato mentre porta capitali all’estero sarà punito con multe fino al 40% delle somme “espatriate”. In particolare, l’articolo 12 della bozza del decreto prevede sanzioni dal 5% al 20% per importi fino a 10mila euro e dal 20% al 40% oltre i 10mila euro. Nel caso si tratti di contanti e si voglia pagare al momento della contestazione, il pagamento è in misura ridotta: al 5% sotto i 10mila euro e al 10% fino a 40mila euro. La sanzione non può essere, comunque, inferiore a 100 euro. I beni strumentali pignorati resteranno affidati in custodia ai titolari dell’azienda debitrice. Lo prevede l’articolo 13 della bozza del decreto legge fiscale, anche se il debitore è costituito in forma societaria e in ogni caso se nelle attività risulta una prevalenza del capitale investito sul lavoro. L’incanto del bene non può essere effettuato prima di 300 giorni dal pignoramento. Debiti famiglie, morsa si allenta. Allentamento delle norme sulla riscossione anche per le famiglie: il pignoramento di parte dello stipendio può avvenire solo fino a un settimo (per importi fino a 5mila euro, a un decimo fino a 2mila euro).

 

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