“Pasquà ma 30mila sono proprio assai!!!”. “Non ti dico per la D -categoria d- quanto hanno chiesto”. Alterazione dei concorsi pubblici in cambio di somme di denaro. Questa la principale accusa mossa a 4 indagati nell’ambito dei concorsi per diversi ruoli nell’amministrazione comunale di Sant’Anastasia. Il gip Fortuna Basile ha emesso 6 misure cautelari: 4 arresti e 2 divieti di dimora lo scorso 6 dicembre. Coloro che avrebbero organizzato la macchinazione ai danni dell’Ente sono il sindaco di Sant’Anastasia Raffaele Abete, il segretario comunale Egizio Lombardi, l’ex consigliere e collaboratore del primo cittadino Pasquale Iorio e il Presidente della società di selezione Alessandro Montuori. Di Egizio Lombardi, presidente delle 3 commissioni esaminatrici nel comune vesuviano e anche in altri comuni, abbiamo già parlato nell’ambito dell’inchiesta sullo svolgimento dei concorsi pubblici a Cardito che presenta non poche analogie con lo scandalo venuto fuori alle pendici del Vesuvio. “Lui ha detto sono il Presidente ed io nomino le commissioni e mi porto la società che fa le preselezioni… e che gli dici?”. Un sistema portato avanti dal Lombardi secondo dei criteri precisi e che si sarebbe ripetuto più volte e in più comuni. “Questa è una cosa che o va in porto… come è andata in porto a San Giuseppe perché l’hanno fatta a San Giuseppe.. a Montepulciano.. a Pimonte due mesi fa!”.
Un giro d’affari che attraverso la trama intessuta dal Lombardi si sarebbe esteso nei diversi comuni. Tanto è vero che probabilmente ancora deve venire fuori la reale estensione del fenomeno. Ma come facevano a truccare i concorsi? A detta di Pasquale Iorio durante il corso di una conversazione registrata tutto riusciva bene grazie all’Agenzia di selezione salernitana. Tra il dire e il non dire con frasi spezzate Iorio fa intuire il metodo: tutto procedeva liscio grazie ad un algoritmo. “Ha detto mentre le ragazze fanno la missione, come si dice, ai tornelli, quella mattina lui, proprio il proprietario, comunque questo lavoro al computer, prima che fanno le prove! Poi dopo le correzioni, quello i primi tre… Dei 30, come se fossi schermato… E quindi correggi solo quelli 27!… I primi tre… Escono prima!… Hai capito… Quelli sono ammessi 30… I primi tre come si bloccasse e ci metti il loro nome in modo che si fanno accesso agli atti… Ho detto io devono fare accesso agli atti!…”. Il ruolo emerso per Iorio dalle pagine della prima ordinanza emessa per la vicenda è quello di reclutatore dei candidati. E sarà proprio tramite le intercettazioni delle sue conversazioni che saranno chiari agli inquirenti numerosi dettagli del modus operandi sul quale torneremo prossimamente.
Valentina Piermalese
(continua…)