La Corte di Cassazione ha confermato l’ammenda da 5mila euro inflitta al titolare di un supermercato di Sessa Aurunca per aver venduto pesce contaminato. L’imprenditore, accusato di aver messo in vendita alici contaminate dal parassita Anisachis, si era rivolto alla Suprema Corte eccependo l’estinzione del reato per intervenuta prescrizione. I giudici, però, hanno dichiarato il ricorso inammissibile essendo la prescrizione intervenuta solo dopo due mesi dalla sentenza pronunciata nei termini dal Tribunale di Santa Maria Capua Vetere.