Nel corso dell’udienza al Tribunale di Napoli nord, presieduta dal Gup Santoro, c’è stata stamattina una clamorosa svolta nel processo a carico, tra gli altri, di Luigi Fiordiliso che ha visto stralciata la sua posizione per omesso avviso di conclusione delle indagini preliminari all’avvocato Filippo Trofino. Il broker finanziario di Aversa era accusato di essere il principale ideatore di una truffa milionaria ai danni di molti privati che hanno visto andare in fumo i loro investimenti, rappresentati nel processo dagli avvocati Alfonso Reccia, Nicola Basile, Giuseppe Nespoli, Amedeo Barletta, Raffaele Costanzo e Ciro Ferrucci. Nella complessa vicenda giudiziaria, oltre al tentato avvicinamento del giudice che secondo Fiordiliso si sarebbe occupato del processo, una parte dei beni che Fiordiliso avrebbe messo insieme con il denaro delle truffe fu posto l’anno scorso sotto sequestro. Quasi tre milioni di euro era il tesoro accumulato da Fiordiliso, intestato a lui, ai suoi figli, alla moglie e al cognato. Tutti indagati. Ma per chi a causa degli investimenti frode di Fiordiliso ha perso i risparmi di una vita, quel patrimonio era solo una parte delle ricchezze in possesso del broker per cui furono formulate le accuse, a vario titolo, di bancarotta fraudolenta, truffa aggravata, abusivismo finanziario e riciclaggio. Tutto rinviato adesso al prossimo 13 febbraio per l’interrogatorio ai figli di Luigi Fiordiliso, Eduardo e Francesco.

Luigi Viglione

 

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