”La sentenza del Tar del Lazio non fa retrocedere di un millimetro dall’intento che da sempre anima questa amministrazione: opporsi in tutte le sedi, politiche ed istituzionali, alla costruzione di un nuovo inceneritore a Napoli Est.

Il Comune percorrera’ tutte le strade possibili, anche a livello legale ed amministrativo, per impedire che sia costruito un impianto costosissimo, sovradimensionato e nocivo, per altro in una zona gia’ martoriata dal punto di vista dell’inquinamento ambientale. Quell’impianto a Napoli non serve perche’ la politica del Comune, in accordo con la legislazione europea, e’ incentrata sull’estensione della differenziata, sul compostaggio e sul recupero della materia: quindi lo rende assolutamente superfluo”. Lo affermano in una nota il sindaco di Napoli Luigi de Magistris e il vicesindaco Tommaso Sodano. Secondo il vicesindaco inoltre ”il Comune si era costituito solo per la parte relativa alla titolarita’ dei suoli che intendiamo utilizzare per la realizzazione di un impianto di compostaggio al servizio della citta’ di Napoli. Le motivazioni inserite nella sentenza, che per lo piu’ poggiano sulle competenze dei vari enti in materia di impiantistica del ciclo dei rifiuti, sono state ampiamente superate con la firma del protocollo di intesa con Ministero dell’Ambiente, Regione e Provincia, nel quale la costruzione di qualsiasi impianto viene vincolato ad un accordo con gli Enti locali interessati”.

 

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