A seguito di quanto emerso sulla donna ricoverata all’ospedale Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli, prima negativa al test rapido e poi positiva al tampone praticatole all’ospedale del Mare, dov’era stata trasferita, che aveva inconsapevolmente contagiato altri pazienti e personale sanitario e la cui gestione da parte della Azienda Sanitaria competente aveva fatto insorgere i sindaci dell’area Flegrea, stamattina c’è stato un vertice in video conferenza tra i primi cittadini, la direzione dell’Asl Napoli 2 Nord e la dirigenza dell’ospedale.
Accesso vietato a familiari dei pazienti e persone non autorizzate, stop temporaneo ai ricoveri e al trasferimento da 118 per consentire la sanificazione radicale dell’ospedale a partire dai reparti di Medicina e Chirurgia, tamponi per tutti gli operatori e i pazienti dell’ospedale, garanzia della fornitura di dispositivi di protezione individuale per tutti gli operatori sanitari e tavolo permanente per scambiarsi informazioni e dati in modo costante e trasparente. Sono queste le prime richieste dei sindaci flegrei fatte questa mattina nel corso della video conferenza. Richieste accolte dai vertici sanitari dell’Asl Napoli 2 Nord e del Santa Maria delle Grazie, che si sono attivati ad horas per mettere in pratica le misure concordate in seguito all’isolamento del reparto di Medicina, dove ad oggi sono risultati positivi al covid ventitré unità appartenenti al personale sanitario e due pazienti (dati in continua evoluzione), dopo i contagi innescati da una paziente che era stata ricoverata nel reparto nei giorni precedenti. Secondo le disposizioni, si continuerà ad assicurare l’accettazione di pronto soccorso ai pazienti che accederanno con mezzi propri, in base alle procedure di prassi; continuerà il trasporto da altri ospedali della Asl per pazienti neurochirurgici previo teleconsulto e per i pazienti cardiologici che necessitano di interventi non differibili ed urgenti e non collocabili presso altre strutture sanitarie; ci sarà il blocco dei ricoveri programmati e degli interventi non urgenti; le attività operatorie, per i degenti già ricoverati, potranno essere eseguite solo per pazienti covid negativi. Per quanto riguarda le azioni messe in campo per i reparti di Medicina, Chirurgia e a seguire per tutto l’ospedale, i pazienti covid negativi e dimissibili saranno dimessi, quelli negativi e non dimissibili saranno trasferiti presso altri reparti o ospedali, per i pazienti covid positivi scatterà il trasferimento in aree covid, mentre per i pazienti dimessi dal 31 marzo 2020 sarà attivata sorveglianza sanitaria di concerto con l’epidemiologia ed effettuazione di tampone. Dopo l’intervento di sanificazione radicale ci sarà il ripristino delle attività.
Vincenzo Figliolia (Pozzuoli), Josi Gerardo Della Ragione (Bacoli), Antonio Sabino (Quarto) e Giuseppe Pugliese (Monte di Procida) avevano manifestato una forte preoccupazione per i ricoverati, i loro familiari e tutti gli operatori sanitari dell’ospedale. “La sicurezza degli ambienti ospedalieri, dei pazienti, del personale sanitario, degli addetti alle pulizie ha un valore enorme per noi – hanno sottolineato i quattro sindaci flegrei – Ed era necessario mettere in sicurezza con immediatezza l’intero ospedale a tutela innanzitutto della salute dei nostri concittadini. Siamo certi che l’emergenza sarà affrontata con efficacia, determinazione e concretezza. Per quanto ci riguarda continueremo a vigilare e a seguire l’evolversi della situazione affinché l’attenzione resti sempre alta e nulla venga lasciato al caso”.