La cosiddetta ‘fase 2’ in Campania si avvicina e le categorie che per prime dovrebbero tornare in attività sono quelle edili. Su questo è stata evidenziata la necessità di ripartire sì, ma “con linee guida chiare, univoche e di facile applicazione”, in un contesto nel quale “è fondamentale il tema dell’approvvigionamento dei dispositivi di protezione individuali e dei relativi costi, dei maggiori costi per le metodologie di esecuzione, e dei rischi connessi ad ipotetici contagi che attualmente vengono considerati dalle norme come Infortuni sul lavoro”. È quanto è stato ribadito, in un incontro alla Regione Campania, dall’Atc (Associazione tecnici e costruttori, presieduta da Rossano Ricciardi), secondo la quale “occorre pensare alla ripartenza ma anche alla Fase 3 con piani di rilancio del settore delle costruzioni già in profonda crisi e ulteriormente danneggiato dall’emergenza Covid 19”. Nel corso dell’incontro con la Regione, alla quale hanno partecipato anche altre associazioni, l’organizzazione, fa sapere una nota, si è resa “subito disponibile alla formazione di un Tavolo di confronto è un operativo”.

 

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