RECALE – «Sono le fasce deboli e, soprattutto, il ceto medio ad essere colpiti dall’ assenza di programmazione della giunta di Recale». E’ netta la candidata a sindaco della lista Recale.rinasce Patrizia Vestini nel commentare le misure introdotte o revocate in tema di scuola. «Non esiste più il pulmino perché l’ amministrazione voleva che questo servizio fosse a pagamento. Dal momento che molte famiglie si sono rifiutate di sobbarcarsi questa spesa, non essendo stato raggiunto il numero minimo per coprire i costi, questo servizio è stato soppresso – ha sottolineato la Vestini – con tutti i disagi che la cosa comporta per gli abitanti di Recale».

La candidata a sindaco sottolinea come, invece, la musica cambi di poco per la mensa scolastica. «Sono state introdotte tre fasce penalizzanti per le famiglie, soprattutto, quelle medie per un servizio che dovrebbe essere di scuola pubblica – ha sottolineato – si va, infatti, dai quattordici euro della prima fascia, che è contenutissima, dal momento che abbraccia coloro che hanno un reddito non superiore ai cinquemila euro all’anno, ai quaranta della seconda fascia ai cinquanta della terza». Vestini rimarca come la famiglia media di Recale, senza godere del pulmino, per due figli sia costretta a pagare, mensilmente, solo ottanta euro di pulmino. «Non appena ci insedieremo – ha spiegato – reintrodurremo il servizio di scuolabus e andremo a ridefinire le fasce per la mensa scolastica in modo da non gravare così tanto sui cittadini di Recale».

 

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