Dopo oltre due anni sembra a una svolta il ‘giallo’ dell’uccisione di un’anziana donna avvenuta nel suo appartamento in un paese dell’agrigentino. I carabinieri del reparto operativo hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, firmata dal gip del tribunale di Agrigento, Stefano Zammuto e richiesta dal sostituto procuratore Antonella Pandolfi, nei confronti del presunto assassino di Giovanna De Rossi, 68 anni, pensionata originaria di Roma uccisa nella sua casa di Montallegro, l’11 dicembre del 2009.
L’anziana fu ritrovata seminuda, con il cranio fracassato da un vaso, nell’appartamento al secondo piano di una palazzina di corso Vittorio Emanuele, messo totalmente a soqquadro. Secondo quanto e’ stato accertato dalle indagini, sulla porta di ingresso non c’erano segni di effrazione; pertanto, subito si ipotizzo’ che la donna, trasferitasi a Montallegro due anni prima, conoscesse il suo assassino. Due giorni dopo il delitto, i carabinieri trovarono, nascosti in un vano segreto di un mobile, gioielli per diverse migliaia di euro. La prima ipotesi investigativa fu quella della rapina finita male. Si chiama Leonardo Iat, 20 anni, di Montallegro (Ag), l’uomo che Š stato arrestato per l’omicidio di Giovanna De Rossi. Quando il delitto venne compiuto, Iat aveva appena 18 anni. Non ci sono conferme ufficiali, ma sembrerebbe che Iat e la De Rossi fossero vicini di casa, residenti nello stesso condominio. La svolta nelle indagini sarebbe arrivata lo scorso 14 ottobre, quando i carabinieri del reparto operativo di Agrigento e gli esperti della Scientifica dell’Arma tornarono nella casa della donna, per cercare, lungo le scale, tracce ematiche e biologiche da comparare con i risultati fino a quel momento acquisiti.