I Finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria e del Gruppo Pronto Impiego di Milano hanno eseguito 23 ordinanze di custodia cautelare, di cui 22 in carcere ed una agli arresti domiciliari, ed il sequestro di beni mobili ed immobili per oltre 5 milioni di euro. Alcune ordinanze sono state eseguite in Emilia-Romagna.

Alle persone arrestate, alcune delle quali vicine alla ‘ndrangheta, sono stati contestati vari reati tra cui riciclaggio, estorsione e corruzione, alcuni dei quali aggravati dal metodo mafioso. I provvedimenti d’arresto sono stati firmati dal gip Luigi Varanelli su richiesta del pm della Dda milanese Giuseppe D’Amico ed eseguiti in gran parte dal Gico della Guardia di Finanza e dal gruppo Pronto Impiego. Alcune delle persone arrestate sono imparentate con una famiglia di una nota cosca di Cittanova, nel reggino. I reati contestati a vario titolo vanno dal riciclaggio all’ impiego di denaro di provenienza illecita, oltre a usura, estorsione, truffa, corruzione, sostituzione di persona, trasferimento fraudolento di valori, associazione a delinquere, furto aggravato, ricettazione, evasione. Per alcuni reati e’ stata contestata l’aggravante del metodo mafioso, ma per nessuno e’ stato ipotizzato il reato di associazione per delinquere di stampo mafioso. I dettagli dell’operazione saranno resi noti nel corso di una conferenza stampa che si terra’ oggi alle 10.30 a Milano, in via Fabio Filzi 42, sede della Guardia di Finanza.

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