E’ salito ad almeno quattro il numero dei civili uccisi in Siria dalle forze di sicurezza dopo le preghiere serali per il mese sacro del Ramadan: lo ha denunciato Rami Abdel Rahman, responsabile dell’Osservatorio Siriano per i Diritti Umani, organizzazione dell’opposizione in esilio.

Rahman ha aggiunto che i manifestanti feriti da colpi di arma da fuoco sono “decine”, e ha avvertito che il bilancio appare destinato a peggiorare ulteriormente. Le vittime si sono registrate tra coloro che erano scesi in piazza per manifestare contro il regime sia nella capitale Damasco sia a Palmyra, nel centro del Paese, come pure nella provincia rurale di Daraa, al sud. L’attivista ha quindi riferito che ad Hama, la citta’ settentrionale teatro da giorni di una feroce repressione, circa cinquecento famiglie sono state costrette ad abbandonare le proprie case per mettersi in salvo.

 

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui