Fuoco alto nel cielo e fumo che opprime, come una cappa acre, le zone a ridosso dell’Atellano. E’ uno dei tanti roghi che, quotidianamente, opprimono le province di Napoli e Caserta. L’incendio si è sprigionato, nella serata di ieri ed è stato visibile anche dai comuni circostanti, con i cittadini residenti costretti a chiudersi nelle proprie case, nonostante caldo e afa, per non respirare i veleni della ingentissima combustione. Ci riferiscono che l’incendio si è propagato velocemente nei campi, anche a causa del vento. Ieri è stata una giornata nera ed apocalittica per la Terra dei Fuochi, che paga, su tutto il territorio tra Caserta e Napoli, spesso quasi 100 roghi al giorno. Tutti i giorni. Cifre spaventose che fanno riversare sui territori quantità di veleni al di fuori di ogni portata di rigenerazione. Data la frequenza incessante e le modalità. Il risultato, intere comunità devastate dall’aumento esponenziale di patologie oncologiche. Mentre, nonostante il periodo elettorale, una risposta politica latita. Da troppo tempo.
Massimiliano Esposito