Ordinanza di misura cautelare nei confronti di 9 persone, emessa dal gip del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, su richiesta della locale Procura della Repubblica. In azione i carabinieri Antifalsificazione Monetaria di Roma e i finanzieri della Tenenza della Guardia di Finanza di Piedimonte Matese: le accuse vanno, a vario titolo, dal concorso di spaccio di sostanze stupefacenti all’estorsione alla truffa aggravata. Stando alle accuse, Valerio Cappello, il figlio Giovanni, la moglie Silveria Luciani ed i fratelli Salvatore e Giuseppe Caravella, sarebbero coinvolti nello spaccio di sostanze stupefacenti ai giovani del luogo e dei Comuni limitrofi. Inoltre, Pur di far assumere il figlio come autista in una ditta di trasporti, i Cappello sarebbero arrivati al punto di minacciare un privato, prospettandogli di raccontare alla di lui moglie vicende non veritiere.
Sarebbero state inoltre messe in piedi truffe aggravate nei confronti di ignari cittadini: dopo aver contattato i venditori su siti on-line ed effettuata una breve contrattazione sul prezzo di compravendita, procedendo a versare una piccola caparra per la ricezione del bene, per poi ricorrere ad assegni privi di copertura o di dubbia provenienza. Ovviamente saranno le indagini ancora in corso a chiarire del tutto le responsabilità degli indagati. Altre sei persone sarebbero indagate a piede libero.