Creavano false pensioni ad hoc nella banca data dell’Inps grazie anche all’aiuto di un impiegato infedele. Ma la truffa e’ stata scoperta dai Carabinieri che hanno arrestato all’alba di oggi sei persone, tra cui un dipendente dell’Inps, e a altre 33 persone sono state notificate avvisi di garanzia.

Il danno all’erario viene calcolato in oltre 1,8 milioni di euro. L’operazione, denominata “Pensionefacile.it”, e’ il frutto di indagini dei carabinieri della sezione di polizia giudiziaria della Procura della Repubblica, coordinate dal Procuratore aggiunto di Palermo Leonardo Agueci e dal pm Alessandro Picchi. I reati contestati sono di frode informatica, truffa aggravata e falso materiale in atti pubblici. Il gip del Tribunale Lorenzo Matassa ha disposto anche il sequestro preventivo di alcuni beni immobili “per equivalente”, cioe’ per importo pari al danno erariale arrecato. Circa 30 i casi, finora ricostruiti, tutti nella parte occidentale della provincia di Palermo. Si e’ potuto accertare, da segnalazioni dello stesso Istituto previdenziale, che un impiegato infedele dell’ufficio Pensioni dell’Inps, introducendosi nel sistema informatico, costruiva o modificava le posizioni contributive previdenziali di alcune persone gravitanti nell’ambito di un patronato di Partinico che cosi’ diventavano titolari di pensione o ricevevano assegni piu’ ricchi di quelli cui avrebbero avuto diritto. In cambio, avrebbero ceduto consistenti somme di arretrati che l’Inps erogava sulla base dei dati falsamente inseriti. Adesso sono in corso ulteriori indagini per verificare altre posizioni contributive sospette. Questa mattina verranno resi noti i particolari delli’operazione nel corso di una conferenza stampa che si terra’ in procura alla presenza dell’Aggiunto Leonardo Agueci.

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